Ho interrogato i grandi, ho camminato nei loro pensieri e nelle loro anime. Poi ho guardato dentro di me, e ho trovato la verità salvata.
Ogni grande spirito ha risposto alla domanda con il proprio respiro eterno. Io li ho ascoltati, in silenzio. E poi ho risposto anch’io.
Questa è la mia raccolta sacra. Filosofica. Esistenziale. Spirituale. Umanissima.
Monografia di DonErman
Cos’è la vita?
È la domanda che si fa uomo ogni volta che cade, ama, sogna o scompare.
È la domanda che non muore mai.
Io l’ho inseguita, la vita.
Tra le pagine dei libri e tra le righe delle persone.
L’ho chiesta ai giganti, ai santi, ai dannati, agli illuminati.
Gandhi mi ha detto: è amore.
E ho visto quell’amore smuovere nazioni intere.
Schopenhauer ha sussurrato: è sofferenza.
E ho sentito la lama del tempo incidere la pelle dei giorni.
Picasso l’ha dipinta come arte.
Una tela impazzita, vera, viva.
Stephen Hawking, ingabbiato nella materia e libero nello spirito, ha detto: è speranza.
Una stella nel buio.
Russell ha parlato di competizione, e ho riconosciuto l’arena in cui tutti lottiamo per esserci.
Jobs ha scommesso sulla fede.
Quella fede che crea il domani, senza chiedere permesso.
Einstein ha sorriso e ha detto: è conoscenza.
E nel suo sguardo c’era l’infinito che ancora non comprendiamo.
Dostoevskij, col volto segnato dal peccato e dalla grazia, ha detto: è l’inferno.
Ma nei suoi occhi bruciava la salvezza.
Socrate, bevendo la cicuta, ha detto: è una prova.
E ho sentito il coraggio di chi accetta senza fuggire.
Aristotele, architetto dell’essere, ha detto: è la mente.
L’intelligenza che ordina il caos.
Nietzsche ha gridato: è potere.
Non il potere sugli altri, ma su se stessi.
Freud ha risposto: è la morte.
E ho capito che ciò che temiamo ci definisce.
Marco, sguardo giovane, ha detto: è l’idea.
E ho sentito la scintilla del tutto.
Kafka, stanco ma ancora in cammino, mi ha detto: sono i nuovi inizi.
E ho creduto che ogni fine sia una soglia.
Poi ho incontrato anche loro.
Le voci spirituali, i padri delle strade interiori.
Gesù Cristo mi ha guardato con dolcezza e forza, e ha detto: è dono.
Un’offerta totale, senza condizioni, fatta carne e sangue.
Maometto mi ha parlato con voce ferma: è sottomissione al divino.
Un abbandono fiducioso, che dà ordine e pace.
Buddha è rimasto in silenzio per un tempo lunghissimo. Poi ha detto: è cessazione del desiderio.
È il vuoto che libera, è la fine del peso.
Joseph Smith, con occhi pieni di visione e lotta, mi ha detto: è rivelazione continua.
Un cammino che non finisce mai, perché Dio parla ancora.
E infine… io.
Io, DomErman, che non ho la sapienza di tutti loro ma ho la mia voce, ho detto:
La vita è verità salvata nella presenza viva.
Salvata dal rumore, dalla menzogna, dal nulla.
Una scintilla che resta accesa anche nel buio totale, e resta presente nonostante i traumi continui.
E si, la vita, per me, è proprio presenza viva, come mi ha sussurrato un viandante, capace di ascoltare i mondi.
Ora ti guardo e ti dico:
Tu, lettore, anima che passi da queste parole…
Tu cos’hai trovato, perduto, salvato?
Cos’è per te la vita, in due parole?
Scrivile. Non per me. Per te stesso.
Perché ogni risposta, se vera, vale quanto un vangelo.
Di Redazione
DonErman