martedì 29 marzo 2022

Cinisello Balsamo, etica amministrativa: Non ne vogliamo sapere.

COMUNICATO STAMPA 

Cinisello Balsamo, 18 Marzo 2022

La maggioranza ha paura del Codice Etico e della partecipazione dei cittadini

Nella passata consiliatura il M5S aveva proposto con la modifica dello Statuto Comunale di introdurre l’adozione della Carta di Avviso Pubblico ovvero del rispetto del codice etico (norme anticorruzione, conflitto di interessi, trasparenza ecc…) per i Consiglieri e la Giunta comunale.

L’allora maggioranza di centro-sinistra aveva bocciato gli emendamenti del M5S con la scusa che voleva uno Statuto neutro senza riferimenti al codice etico.

Nella consigliatura attuale il 17-2-2022 il M5S ha finalmente presentato in Commissione Affari Generali una proposta di delibera per aggiornare lo Statuto Comunale dove uno dei punti è inserire il Codice Etico (Carta di Avviso Pubblico) oltre ad alcune istituzioni di partecipazione dei Cittadini come Referendum, Bilancio Partecipato, Consulte di quartiere, sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza.

L’attuale maggioranza di centro-destra ha bocciato la proposta.

La verità è che chi governa NON VUOLE il Codice Etico e la Partecipazione dei cittadini.

VUOLE AVERE LA LIBERTA’ DI FARE QUELLO CHE VUOLE SENZA RENDERE CONTO A NESSUNO.

Il M5S si domanda: ma  hanno forse qualcosa da nascondere ?

La contraddizione della maggioranza è che nella seduta del Consiglio Comunale del 4-10-2018 veniva approvato all’unanimità l’Ordine del Giorno per l’adozione della Carta di Avviso Pubblico su base volontaria ovvero i Consiglieri potevano, se volevano, aderire alla Carta firmando l’apposito documento.

Risultato tutti Consiglieri di maggioranza (salvo uno) non hanno firmato l’adesione mentre tutti i consiglieri di minoranza hanno firmato.

E’ interessante conoscere la storia della Delibera di iniziativa consigliare proposta dal M5S sullo Statuto perché è stata la prima ad essere presentata dopo 16 anni ed ha avuto un iter molto travagliato perché la maggioranza non voleva discuterla.

La storia inizia il 2-6-2019 con la presentazione della Delibera per aggiornare lo Statuto Comunale con lo scopo di rendere queste regole obbligatorie e non piu’ su base volontaria.

Queste sono le scuse che di volta in volta sono state addotte per non discuterla.

  • C’erano le ferie estive 

  • Dopo un sollecito del M5S all’ufficio di presidenza fatto nell’ottobre 2019 ci è stato detto che si stava preparando da parte della maggioranza una bozza di Regolamento del Consiglio Comunale che quindi si sarebbe discusso la modifica dello Statuto con il Regolamento.

  • Nel Gennaio 2020 il M5S ha presentato un nuovo sollecito a portare la delibera in Commissione Affari Generali minacciando che in caso di ulteriori rinvii di ricorrere all’intervento del Prefetto.

  • L’arrivo della pandemia COVID 19 ha rinviato tutto.

  • Nel Settembre 2020 dopo altri solleciti il M5S ha scritto al Prefetto che ha risposto invitando la Presidenza del Consiglio a procedere celermente.

  • Il cambio di Segretario Comunale avvenuto nell’ottobre 2020 ha rallentato la procedura fino a Febbraio 2021 quando il nuovo Segretario ha dato il parere favorevole dal punto di vista tecnico/giuridico alla delibera.

  • La terza ondata della pandemia COVID 19 ha rinviato ancora la delibera.

  • Nell’ottobre 2021 dietro la minaccia di scrivere di nuovo al prefetto la Presidenza del Consiglio ha finalmente assegnato alla Commissione Affari Generali la delibera.

  • Il presidente della Commissione ha promesso piu’ volte verbalmente di inserirla nel calendario ma senza esito.

  • Solo dopo l’ennesima minaccia di scrivere al prefetto la delibera è stata calendarizzata per essere BOCCIATA senza entrare nel merito della stessa.


Questo iter con tutti i tentativi di “insabbiamento” è indice della volontà della maggioranza di centro-destra di non coinvolgere i cittadini e di avere le “mani libere” senza dover rendere conto a nessuno. 


L’aspetto beffardo di questa situazione è che tutti i dipendenti comunali, i rappresentanti del Comune nelle partecipate, sono invece sottoposti al codice etico (simile alla Carta di Avviso Pubblico) previsto dal piano anticorruzione approvato a Gennaio 2018 mentre Sindaco, Giunta e Consiglio comunale non saranno soggetti al codice etico salvo chi aderisce volontariamente.


Luigi Andrea Vavassori       


Capogruppo M5S al Consiglio Comunale di Cinisello Balsamo

martedì 1 marzo 2022

Diete dei samurai

Diete dei samurai

Ricerca e Traduzione grezza di Ermanno Faccio a mezzo GTraduttore.

古代の武士の食事

pasto
pasto
Gli esseri umani mangiano abitualmente il cibo principale per la sopravvivenza a orari prestabiliti della giornata. L'ora, il numero dei pasti, il contenuto e il modo di mangiare variano a seconda dei tempi e della società. A differenza del foraggiamento animale, riflette un forte elemento culturale. In occasione di eventi come feste e feste, è comune che cibi diversi dalla vita quotidiana vengano assunti in modi diversi e si sviluppa in molti gruppi etnici.
 Attualmente, a livello internazionale, è comune consumare tre pasti al giorno, mattina, mezzogiorno e sera, una società in cui la maggior parte della giornata è dedicata alle attività e la maggior parte della notte al riposo. di. Pertanto, anche nella stessa società, l'orario e il numero dei pasti spesso differiscono a seconda dello status e dell'occupazione.
 In Giappone, nei tempi antichi c'erano due pasti al mattino e alla sera, e all'inizio del periodo Kamakura c'erano tre pasti tra la corte imperiale e gli aristocratici, e tre pasti divennero comuni nel periodo Edo. A metà della transizione, gli spuntini vengono presi tra mattina e sera, e dipende dal livello, come pranzo, dim sum, gonzui e fuori pasto. Due pasti sono comuni negli agricoltori cinesi. In India ci sono due pasti principali, uno prima di mezzogiorno e uno dopo il tramonto, e al mattino presto e alla sera beviamo il tè con il latte. Quasi due pasti sono comuni in Arabia. In Europa, l'antica Grecia aveva tre pasti al giorno e i romani tre pasti al giorno. Dopo l'era dei due pasti nel Medioevo, l'ora e il numero dei pasti cambiarono rapidamente, ed era quasi stabilito come lo è ora. In generale, il numero dei pasti è piccolo per gli aristocratici e alto per i contadini nel corso dei secoli e delle regioni.
 Inoltre, i pasti quotidiani sono leggeri e pesanti. In genere molte cene si consumano lentamente con un sorso. Tuttavia, alcuni paesi, come la Spagna, pranzano molto e trascorrono del tempo.
 Era comune per famiglie o gruppi mangiare insieme (mangiare insieme) allo stesso tempo. È comune circondare il cibo posto sul tavolo o alternative. Alcuni di loro sono personali, come il Meimeizen giapponese, ma sono gli stessi in termini di mangiare insieme. Per quanto riguarda il sistema dei pasti, ne esistono due tipi, uno è il tipo in cui tutti i piatti vengono serviti nel piatto di ogni piatto dall'inizio come in Giappone, e l'altro è il metodo in cui i piatti principali sono posti in tavola come sono e ogni persona li separa come in Europa e negli Stati Uniti.be. Nel primo tutti i piatti vengono serviti all'inizio, ma nel secondo i piatti vengono spesso portati in tavola uno dopo l'altro. Tuttavia, anche in Giappone, si pensa che in origine fosse una forma che veniva messa da parte sul tavolo, e si può dire che questa sia più comune.
 Al momento dell'evento, vengono preparati e mangiati diversi piatti in stili diversi. Ad esempio, il riso glutinoso, che può essere consumato in quasi tutta la nazione il giorno di Capodanno in Giappone, era probabilmente un alimento regolare nei tempi antichi, e quello usato come offerta al dio (Oyagami) durante la festa del dio si è affermato. . Anche le persone lo ricevono, e c'è una forte consapevolezza di mangiare insieme a Dio (oa una persona assoluta che lo sostituisca) nel pasto dell'evento. Dio è spesso consapevole dei pasti quotidiani. Lo dimostra l'usanza di servire cibo e riso al Kamidana o altare buddista prima dei pasti.
[Shigeru Otsuka]


Giappone
Cambiamenti nella dieta
È necessario comprendere il sistema alimentare e la transizione dei giapponesi in relazione all'ambiente naturale, allo stile di vita, alle attività produttive, alla società, ecc., e ci sono molti problemi. È dopo il periodo Jomon che è noto in una certa misura nel materiale. Del cibo scavato da cumuli di conchiglie e siti archeologici durante il periodo Jomon, ci sono più di 550 specie di animali e crostacei (più di 350 specie), pesci (più di 70 specie) e animali (più di 70 specie) sono lasciato relativamente bene. Questi sono stati scavati con colori locali. Ci sono molte bestie come carpe e cervi, ma a seconda della regione si vedono anche orsi, gronghi, scimmie, tanuki, conigli, volpi, pesci gatto, ecc. , sono anche sgombri spagnoli, lucci grongo, luccio grongo e squali abbondanti nel Kyushu e nell'entroterra si trovano anche carassi, carpe, pesci gatto e palamiti. I crostacei, principalmente vongole, ostriche e vongole, sono lasciati per riflettere l'ambiente naturale di ciascuna regione.
 La maggior parte dei botanici è scomparsa, ma ippocastani, ghiande e noci rimangono relativamente tra le rovine e orzo, riso, grano saraceno, orzo, grano, miglio giapponese, fagioli adzuki, fagioli mung ed egoma sono nel tardo periodo Jomon. Scoperta dalle rovine in su, si pensa che le principali piante coltivate in Giappone fossero già cibo in questo momento. Per quanto riguarda la cottura e altri metodi, si pensa che i cibi animali siano bolliti, cotti al forno o affumicati e che anche i cibi vegetali siano considerati cibi amidacei per la presenza di lastre di pietra e pietre. Inoltre, nella seconda metà del periodo Jomon, nel Giappone occidentale venivano realizzate fosse di conservazione composte principalmente da ghiande e sembra che i cibi amidacei fossero sistematicamente utilizzati.
 Nel periodo Yayoi, l'attenzione si concentrò sull'istituzione e la diffusione della coltivazione del risone e la produzione di sale iniziò nel Giappone occidentale dalla metà del periodo Yayoi. La produzione di sale significa che la dieta di base è cambiata in verdure e il cibo è stato condito. Ciò dimostra anche che l'acquisizione di cibo attraverso l'agricoltura è diventata l'obiettivo principale. D'altra parte nelle stoviglie di quest'epoca non si trovavano le bacchette, gli ingredienti principali erano cucchiai di legno e palette di riso.Si tende ad aumentare il numero delle forme, suggerendo la diffusione del cibo popolare. C'è una teoria secondo cui il riso viene cotto facendo un buco sul fondo di una ceramica a forma di barattolo del primo periodo Yayoi, e con questo viene cotto al vapore e mangiato il riso.In quest'epoca, è influente il fatto che le persone mangiassero il porridge. Il riso forte non può essere prodotto senza la zebra e apparirà nella seconda metà del periodo Kofun.

Fino alla prima metà del periodo Kofun, nelle rovine dell'abitazione furono trovate solo fornaci e nella seconda metà, cioè nel VI secolo, il kamado apparve in vari luoghi e, allo stesso tempo, zelo su vasta scala è stato visto. Cucchiai e misurini sono stati scavati dalle rovine del periodo Yayoi, ma in "Wajinden", "bere"


Per "fagioli" (cibo e bevande)


Si dice che si mangia a mano usando i fagioli (Hento). Per quanto riguarda le bacchette, c'è un articolo (primo volume) in "Kojiki" che ti dice che c'è una casa privata a monte quando vedi Susanoo-no-Mikoto che scorre lungo il fiume. Si scopre che è stato usato.
 Nel periodo Nara, quando la centralizzazione progredì dal periodo Kofun, è possibile conoscere il contenuto dei pasti da vari documenti e tavolette di legno scavate nelle rovine di edifici pubblici. In "Kojiki", venivano usati riso, miglio, fagioli azuki, grano e soia, e in "Nihon Shoki", riso, miglio, miglio giapponese, grano e fagioli venivano usati come cinque cereali, e i cereali erano l'alimento base e cibo normale . .. Riso (riso) è riso forte (spaventato),


(Katakayu) (riso cucinato in generale oggi), porridge (porridge oggi),


(Komizu) (come l'acqua pesante), Hoshii (cibo conservato), riso alla griglia e contorni includono verdure, pesce, crostacei, alghe, carne di uccelli e animali e varie noci. C'è anche un record di sake, e ci sono sake (Sumizake), sake fangoso (Nigorizake), sake (Amazake), sake bianco (Shiroki), sake nero (Kuroki), sake difficile (Katazake) e sake (Kasu) Puoi vedere i tipi come. Si fa anche aceto e, come condimenti, salsa di soia (hishio), miso (miso),


Come prodotti trasformati come (kuki) (come natto), sushi (sushi), sushi (sushi) (salsa di carne), ecc.


(Kitai) (pesce e crostacei essiccati), suwayari (pesce essiccato), pesce duro (bonito) (la palamita di oggi), sottaceti sotto sale, salsa di soia e sardine, quindi (latte) si producono varie cose come i prodotti).
 Il numero dei pasti è fondamentalmente due volte al giorno (mattina e sera) e i funzionari ricevono cibo (riso, ecc.) in base al loro stato e contenuto lavorativo come pasti mattutini e serali. In quest'epoca c'erano molti tipi di cibo ei pasti sembravano essere ricchi, ma i registri appartenevano a funzionari e aristocratici, e i pasti della gente comune sembravano poveri considerando il "Manyoshu".
 Il periodo Heian è sostanzialmente lo stesso della generazione precedente, ma la varietà di riso e porridge che si può vedere nel disco è ancora più ricca. Il riso forte viene insegnato come "Kohaihi" ("Wamyō Ruijushō"), e questa è l'offerta ufficiale dell'imperatore e del sechie. Inoltre veniva servito alla festa. Katagayu è anche chiamato Himei e iniziò ad essere usato nei pasti regolari alla fine del periodo Heian. Alla festa del palazzo e degli aristocratici, ci sono casi di zarei e co-table, dove viene servita un'ampia varietà di dolci, insieme ai dolci della dinastia Tang introdotti dalla Cina. Alla festa si usano contemporaneamente le bacchette, come le bacchette nella mano destra e un cucchiaio nella mano sinistra.

Successivamente, l'ascesa dei samurai e la diffusione del buddismo (in particolare del buddismo zen) hanno avuto una grande influenza sul modo di mangiare. Con l'ascesa dei samurai, il tributo agli aristocratici divenne scarso e la dieta aristocratica si ridusse al cibo fresco. Alla fine del periodo di Kamakura, il riso e il porridge della principessa divennero più comuni con la diffusione del buddismo zen. Nel periodo Muromachi, il riso forte e il riso principessa venivano usati in parallelo, ma con la generalizzazione del riso principessa della generazione precedente, nel periodo Edo, il riso hime divenne lo standard così com'è ora e il riso forte è un rituale. sarà utile. Durante i periodi Kamakura e Muromachi, si svilupparono e si diffusero i piatti dim sum dei monaci e si diffuse il consumo di tè. Ora è possibile consumare udon, somen, yokan e tofu ed è diffusa anche la produzione di palamita essiccata, kamaboko, natto e konjac. Nel periodo Kamakura si diffusero mortai e piatti grattugiati, il metodo di cottura si fece sempre più complicato, d'altra parte la formalizzazione della cottura progredì. Honzen-ryori si sviluppa da qui, ma molti libri di cucina saranno pubblicati nel periodo Edo. Nel periodo Edo si aggiunse l'influenza della cucina cinese e nanban e i metodi di cottura furono ulteriormente sviluppati principalmente da samurai e commercianti, e nella seconda metà del periodo Edo il numero di ristoranti aumentò nella città. Inoltre, le patate dolci si sono aggiunte al cibo durante questo periodo e hanno svolto un ruolo importante. Successivamente, nell'era Meiji, il cibo occidentale ha avuto una grande influenza su questo e ha portato vari cambiamenti.
[Naoyuki Ogawa]

Numero di pasti
In Giappone, c'è molto tempo in cui due pasti al mattino e alla sera erano la base. Alcune delle tavolette di legno scavate dalle rovine del palazzo Heijo sono scritte come "pasto normale mattina e sera" e le parole "mattina" e "sera" possono essere viste nelle parole di congratulazioni (Norito). La "Storia di Samurai" di Hojo Ujiyasu nel periodo Muromachi afferma che "gli esseri umani dovrebbero mangiare ancora una volta al giorno", e si può vedere che anche quest'epoca era basata su due pasti... Si può notare che nel palazzo venivano serviti tre pasti al giorno nell'"Estratto Proibito" (istituito nel 1221), che è un libro di impiego del primo periodo di Kamakura. Si ritiene che fosse durante il periodo Edo che si mangiava i pasti regolari divennero popolari. Tuttavia, anche nel periodo Edo, il Rokudaka del samurai era basato su due pasti, e un pasto consisteva in due pasti e mezzo di riso e cinque pasti al giorno. Dei tre pasti dell'attuale mattina, mezzogiorno e sera, il pranzo si basa sullo "spuntino" che si può vedere nei registri del periodo di Nara. A quel tempo, come accennato in precedenza, due pasti erano la norma, ma i funzionari e i funzionari che lavoravano duramente ricevevano spuntini oltre a due pasti al mattino e alla sera. Questo può essere visto in "Nihonryoki" ecc., e si può vedere che il pranzo corrente era originariamente richiesto in base al contenuto del lavoro.
 Durante i periodi Kamakura e Muromachi, la parola "gosho" era usata per indicare il pranzo e sembra che pranzare stesse diventando sempre più diffuso. Tuttavia, d'altra parte, c'è una descrizione come la già citata "Samurai Story", ed è difficile pensare che il pranzo sia stato stabilito. Si dice che tre pasti divennero un'abitudine alimentare comune a metà del periodo Edo, ma nei villaggi di agricoltori e pescatori ad alta intensità di manodopera, oltre a tre pasti, prima della colazione, tra la mattina e il pranzo, e il pranzo. era consuetudine consumare un pasto leggero come spuntino durante la cena. Gli spuntini non sono pasti regolari, ma di solito si tengono durante l'alta stagione e ci sono vari nomi in vari luoghi come Kobir e Kenzui. Kobir è un piccolo pasto diurno, ovvero un pasto leggero durante il giorno, e si dice che sia principalmente nel Giappone orientale.
[Naoyuki Ogawa

Halle e Ke
Una delle cose importanti come norma dietetica giapponese è la distinzione tra lepre e ke. Halle è un momento in cui le feste, gli eventi annuali, i rituali di vita, ecc. vengono modificati e ke è una norma che distingue di volta in volta cibo, stoviglie e sistema alimentare.È in circolazione da molto tempo. Molti dei materiali antichi sono legati ai pasti del giorno di Halle, e ci sono pochi materiali chiari sui pasti quotidiani, ma dal periodo Edo, i pasti giornalieri sono leggermente cambiati, anche se ci sono alcuni cambiamenti stagionali. erano pochi tipi. L'alimento base era il riso mescolato con grano, miglio, miglio giapponese o verdure, a cui venivano aggiunti uno o due contorni. Fino all'inizio del periodo Showa, c'erano luoghi in cui il miglio e il miglio giapponese erano l'alimento principale, ed era comune mangiare usando un cofanetto in un luogo che veniva deciso da ogni persona intorno all'irori, e la distribuzione del cibo era un importante ruolo per casalinghe...
 D'altra parte, per il pasto del giorno di Halle, mangiavo pesce, carne e cose strane che di solito non mangio. Il pasto era principalmente riso, focacce di riso, gnocchi, focacce di riso e riso forte (sekihan), e il bere era limitato al giorno della lepre. Fu dopo la seconda guerra mondiale che il riso divenne un alimento regolare in tutto il paese, e prima ancora, il riso era generalmente usato come alimento per la lepre. Il cibo per il giorno di Halle viene solitamente deciso ogni giorno e, a differenza del cibo di tutti i giorni, ci sono persone che mangiano insieme, regali per il cibo in quel momento e piatti e ciotole speciali.) E altri utensili per mangiare sono caratteristici. Naorai è una parola che indica il mangiare e il bere insieme di Dio e degli esseri umani, e Sekku significa offrire cibo speciale a Dio nel giorno della festa.
[Naoyuki Ogawa]

mercoledì 2 febbraio 2022

Hai necessità di non essere vaccinato? Non devi subire discriminazione, ma maggior tutela!

Giustizia sulla discriminazione vaccinale


HASHTAG:


#Giustizia

#Diritto Libertario

#Fiducia nella buona fede verso chi :

  • Fa
  • Pubblica
  • Promulga
Le #leggi #europee ed #italiane.
#errore eu
#omissione #omissioneNotizia


IL PATTO DI LEALTÀ TRA ISTITUZIONI E CITTADINI  STATO VIOLATO?


Nei giorni scorsi è apparso in rete un importantissimo video allerta - diffuso personalmente dal seguente autore -  al fine di denunciare una mancata diffusione mediatica e politica,  di una importante notizia riguardante l’attuale ingiustificato discrimine di fatto, dei non vaccinati per motivi personali.


Ecco il Video Appello del Dott.


PAOLO #SCEUSA, GIURISTA, PROFESSORE MEMBRO DELLE SEZIONI UNITE EMERITA #SUPREMA CORTE DI #CASSAZIONE


Guarda il video apparso nei giorni scorsi: >> https://www.youtube.com/watch?v=q8s7BUYQf9g


Premessa:

N.B.: QUESTO AVVISO NON VUOLE RIFERIRSI IN ALCUN MODO AL METODO DI CONTRASTO AL VIRUS

MA RIGUARDA SOLO IL PATTO DI LEALTÀ FRA POTERE LEGISLATIVO, INFORMATIVO, AMMINISTRATIVO E CITTADINI.


SINTESI:


NEL REGOLAMENTO R.G. EU. N. 953 2021 DEL 14-6-2021 REG GREEN PASS EUROPEO

DEL 15-6-2021, VERSONE ITALIANA


 ((Link alla versione originaria errata: >> https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32021R0953&from=IT ))


 e precisamente


NEL “CONSIDERANDO N. 36”

C’E STATA L’OMISSIONE DI PUBBLICAZIONE DELLE PAROLE:

 “”””O HANO SCELTO DI NON ESSERE VACCINATE”””


QUESTE PAROLE SONO STATE OMESSE DALLA PUBBLICAZIONE DELLA GAZZETTA EUROPEA PER GLI ITALIANI.


QUESTE PAROLE RIGUARDANO PALESEMENTE IL DIVIETO DI DISCRIMINARE  LE PERSONE CHE HANNO LIBERAMENTE SCELTO DI NON ESSERE VACCINATE anche per motivi medici o di età.


LE PAROLE SONO STATE ORIGINARIAMENTE OMESSE NELLA VERSIONE EUROPEA PER DICHIARATO ERRORE.


INFATTI, SU SOLLECITAZIONE DI ALCUNI ATTENTI GIURISTI, E’ STATA FATTA RETTIFICA IN GAZZETTA EU IL 5-7-2021.


LA RETTIFICA E' STATA EFFETTUATA CON LA GIUSTIFICAZIONE CHE LE PAROLE OMESSE SONO STATE " DIMENTICATE " PER ERRORE MATERIALE.

(VEDI LINK >> https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=celex%3A32021R0953R%2801%29)


Ecco la rettifica:

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Rettifica del regolamento (UE) 2021/953 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 giugno 2021, su un quadro per il rilascio, la verifica e l'accettazione di certificati interoperabili di vaccinazione, di test e di guarigione in relazione alla COVID-19 (certificato COVID digitale dell'UE) per agevolare la libera circolazione delle persone durante la pandemia di COVID-19

( Gazzetta ufficiale dell'Unione europea L 211 del 15 giugno 2021 )

Pagina 7, considerando 36, prima frase

anziché:

«(36)

È necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino anti COVID-19 è attualmente somministrato o consentito, come i bambini, o perché non hanno ancora avuto l'opportunità di essere vaccinate. Pertanto …»,

leggasi:

«(36)

È necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino anti COVID-19 è attualmente somministrato o consentito, come i bambini, o perché non hanno ancora avuto l'opportunità di essere vaccinate o hanno scelto di non essere vaccinate. Pertanto …».


LINK al sito ufficiale eu: 
http://data.europa.eu/eli/reg/2021/953/corrigendum/2021-07-05/oj
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L’ERRORE MEDIANTE OMISSIONE RIGUARDAVA IL DIVIETO DI DISCRIMINE.

IL GREEN PASS NON DOVREBBE COSTITUIRE DIVIETO LIBERA CIRCOLAZIONE NEANCHE SU LINEE AREE,TRENI, TRAM, PULLMAN, ECC.

DIRITTO O OBBLIGO A ESSERE VACCINATI?


SI CONTESTA CHE A TUTT'OGGI :


NÈ L'ERRORE NÈ LA RETTIFICA DELL’ERRORE SIANO ANCORA OGGI MAI STATI BEN EVIDENZIATI NÈ DA MEDIA, NÈ DA GOVERNO ITALIANO, NÈ DA POLITICI DI MINORANZA OD OPPOSIZIONE.


E IL COMBINATO TRA:

  1. ERRORE
  2. RETTIFICA
  3. OMISSIONE SPIEGAZIONE
  4. SILENZIO DEI MEDIA ITALIANI
  5. GOVERNO ITALIANO
  6. POLITICI DI MAGGIORANZA ITALIANI
  7. POLITICI DI OPPOSIZIONE ITALIANI


EQUIVALE ALLA ROTTURA DEL PATTO DI LEALTÀ CHE LEGA CITTADINI VERSO ORDINAMENTO E LEGGI.

RIFLESSIONE: SECONDO VOI, CHI ARRIVASSE AD ALTERARE SCIENTEMENTE UNA FONTE NORMATIVA DI LEGGE, NON SAREBBE FORSE CAPACE DI ARRIVARE A QUALSIASI ALTRA COSA?


QUESTO STATO È PALESEMENTE SOSPETTO DI AFFEZIONE ANOMALA DA 

NEO TOTALITARISMO AMMANTATO DA RAGIONI DI SALUTE PUBBLICA.


PERTANTO È NOSTRO PRECISO DOVERE DI DIVULGARE IL PIÙ REPENTINAMENTE POSSIBILE QUESTA ALLERTA:


TUTTI SIAMO COINVOLTI QUALUNQUE OPINIONE ABBIAMO SU VACCINI:

  • #MEDICI
  • #INFERMIERI
  • #LAVORATORI
  • #PROFESSIONISTI
  • #IMPRESE
  • #NEGOZIANTI
  • #RISTORATORI
  • #SINDACATI
  • #DOCENTI
  • #IMPIEGATI P.A.
  • #FORZE DELL'ORDINE
  • #POLITICI IGNARI


la domanda che sorge spontanea allora è:


 - SIAMO DI FRONTE AD UN ATTENTATO AL LIBERO ESERCIZIO DEI DIRITTI DI TUTTI?


- SE SÌ, SIAMO DISPOSTI AD INTERVENIRE A RIPRISTINARE LA LEGGE PREVALENTE?


SE SÌ, FACCIAMOLO SUBITO SIA PER  VIA GIUDIZIARIA CHE POLITICA, È NOSTRO DIRITTO,  GRAZIE.


Pariamone questa sera in famiglia e con gli amici.


Un caro saluto a tutti.


E.F.: EDUCATION FIRST




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Per comunicazioni, appelli, iniziative: scrivere         quesiti o richieste di adesione alla class action in corso di preparazione direttamente alla mail:   avvocatilegali  -@-  gmail.com

giovedì 29 luglio 2021

Pirocarbolisi cadmica volatile






Un titolo di fantasia, appositamente suggestivo


Guarda QUI la presentazione su GE di alcuni Giacimenti petroliferi globali attivi

CON LA PIROLISI ATOMICA DEL PETROLIO il rendimento dei volatili del carbonio aumenta dal 40 al 85%, la redditività complessiva lievita dalle 5 alle 8 volte, e la durata delle riserve mondiali dei giacimenti aumenta automaticametne di 15 anni. Solo durante il processo di pirolisi il solfuro di cadmio tornerà al suo stato metallico non eccessivamente tossico e costituirà un prezioso sottoprodotto della raffinazione. Ma in caso di naufragio di una petroliera, le quarantamila parti su un milione di solfuro di cadmio contenute nel greggio, si potrebbero adagiare per migliaia di miglia quadrate sul mare per uno spessore di 5 millimetri. Continuando a muoversi poi ucciderebbero la maggior parte della vita marina dal Mediterraneo alle Bahamas ad esempio. Morirebbero capodogli e i tonni nelle zone di riproduzione ma anche le anguille di Comacchio. Ci sarebbero moltissimi morti, e in una concentrazione simile sarebbe velenoso al semplice contatto. Avvelenerebbe i pescatori, i villeggianti e chiunque cammini su una spiaggia contaminata.

 Decimerebbe la popolazione costiera. Centinaia di migliaia di esserei umani sparirebbero e potrebbe arrivare tramite la corrente del Golfo sino ai Banchi di Terranova, all'Islanda, al Mare del Nord, sino alle zone di pesca del merluzzo. Ucciderebbe tutti, uomini, pesci, uccelli e mammiferi. 

Siccome una petroliera porta anche un milione di tonnellate di greggio alla volta, i 54 miliardi di tonnellate del nuovo giacimento iraniano scoperto nel 2019, costituisce ad esempio ben 7700 trasporti via nave dal Golfo Persico a Galveston in Texas, CON UN CONSEGUENTE RISCHIO VIAGGIO CONSEGUENTEMENTE PROPORZIONATO E QUINDI ELEVATISSIMO.

Approfondimenti

I volatili del carbonio

I COV sono pericolosi per la salute? 

Recenti rapporti sanitari hanno messo in evidenza che questi composti rappresentano una fonte di rischio per la salute umana. Alcuni effetti sono a breve termine, come ad esempio forti mal di testa, nausea, irritazione cutanea e ad occhi o vie respiratorie. Altri, invece, sono a lungo termine e ben più preoccupanti: infatti, una prolungata esposizione ai COV può portare in alcuni casi anche a cancro o danni al sistema nervoso. Per questo motivo, i COV devono essere utilizzati in aree confinate, nelle quali siano previsti opportuni sistemi di aspirazione per la captazione dei vapori. I vapori, una volta trattati per recuperare i materiali, devono essere convogliati verso dispositivi di abbattimento prima di essere dispersi in atmosfera. 

Quali sono i principali sistemi di abbattimento? 

La riduzione delle emissioni di COV imposta dalle normative risponde all’esigenza di maggiore sicurezza e salvaguardia della salute negli ambienti di lavoro e nelle zone limitrofe più probabilmente esposte alle emissioni. Le vie percorribili per raggiungere questo obiettivo sono due: ridurre le emissioni alla sorgente, individuando i processi che permettono di aumentare l’efficacia di utilizzo delle risorse (riducendo gli sprechi e riutilizzando i materiali); utilizzare sistemi di abbattimento a valle del processo produttivo (end of pipe technologies). I sistemi di abbattimento hanno la duplice funzione di captare i vapori e di abbattere, fino al raggiungimento dei limiti di legge, la quantità di sostanze inquinanti presenti nell’effluente. 

 Le tecnologie più diffuse sono: 

-combustione: L’effluente da trattare viene immesso in un bruciatore e riscaldato fino ad innescare l’ossidazione che trasforma i COV in acqua, anidride carbonica ed energia termica. 

-adsorbimento (filtro a carboni attivi): utilizza solidi micro-porosi per promuovere la formazione di legami fisici o chimici tra i composti da rimuovere e un solido “attivo” nei loro confronti; 

-biofiltrazione: l’ossidazione biochimica da parte di microrganismi. La degradazione biochimica avviene in condizioni aerobiche con produzione di acqua e anidride carbonica; 

-concentrazione (o rotoconcentrazione): il metodo prevede 3 fasi (i) l’adsorbimento e l’accumulo dei COV su un supporto adsorbente, (ii) l’estrazione dal mezzo adsorbente con una portata d’aria ridotta e (iii) l’alimentazione della portata concentrata e ridotta all’apparecchiatura di abbattimento. 

-condensazione: i vapori inquinanti vengono rimossi dal flusso d’aria contaminato cambiandone lo stato fisico da gassoso a liquido (agendo sulla temperatura o, più raramente, sulla pressione). Nella criocondensazione si utilizza azoto liquido come refrigerante. 

Quando è necessario presentare la richiesta di autorizzazione? 

Nell’Allegato III alla parte V del D.Lgs. 152/06 sono riportate le attività che impiegano solventi e le soglie di consumo superate le quali si applicano le prescrizioni dell’art. 275. Nel calcolo del consumo di solvente sono compresi i solventi utilizzati per il lavaggio delle attrezzature. Nello stesso Allegato vengono individuati i valori limite: delle emissioni convogliate: i limiti si applicano separatamente per ciascun impianto; delle emissioni diffuse: in questo caso il valore è complessivo. Il gestore che intende avviare attività ricadenti nell’allegato III ha quindi due possibilità, a seconda che venga superata o meno la soglia limite di consumo giornaliero (o annuale) di solvente: presentare un’apposita domanda di autorizzazione ai sensi dell’art. 269; aderire ad un’autorizzazione di carattere generale di cui al comma 3 dell’art. 272. L’autorizzazione: ha come oggetto gli impianti, i macchinari, i sistemi non fissi e le operazioni manuali individua il consumo massimo teorico di solvente e l’emissione totale annua massima prescrive la periodicità di presentazione del Piano Gestione Solventi (PGS), quando necessario. Il rispetto dei limiti deve essere garantito: impiegando la migliore tecnologia disponibile impiegando sostanze alternative ai solventi adottando adeguate misure di abbattimento delle emissioni.

Composti organici volatili, biogenici ed antropogenici


I composti organici volatili si suddividono in tre categorie, in relazione alle fonte di provenienza:

Fonti antropiche Si è stimato che le fonti antropogeniche emettano complessivamente circa 142 milioni di tonnellate di carbonio all'anno sotto forma di composti organici volatili. Ecco i componenti specifici:

Pitture e rivestimenti 

Una delle principali fonti dei COV antropogenici sono sostanze presenti nella formulazione dei rivestimenti, in particolare nelle vernici e nei rivestimenti protettivi. I solventi generalmente vengono emessi da film protettivi o decorativi. I solventi tipici sono gli idrocarburi alifatici, l'etil acetato, gli eteri glicolici, e l'acetone. 

 L'impatto ambientale di tali COV è considerevole, anche a causa dell'enorme quantitativo di prodotti che contengono tali sostanze: infatti si stima che sul pianeta Terra vengano prodotti, ogni anno, circa 12 miliardi di litri di vernici. A causa dei costi, dei rischi ambientali e di regolamentazioni sempre più stringenti, le industrie di vernici e rivestimenti hanno, nel corso del tempo, adottato soluzioni che comportino l'uso di solventi ad acqua, anche per la produzione di vernici acriliche. 

  Clorofluorocarburi e clorocarburi 

I clorofluorocarburi (CFC), il cui utilizzo è stato bandito in molti Paesi, sono stati ampiamente utilizzati sia nei prodotti per la pulizia che nei fluidi refrigeranti. Il tetracloroetilene è ampiamente utilizzato nel lavaggio a secco e dall'industria. 

 Benzene 

Il benzene è un COV antropogenico cancerogeno presente nel fumo di tabacco, nei carburanti stoccati, e nell'evaporazione delle benzine (ad esempio dalle auto in stazionamento). Il benzene viene emesso anche da fonti naturali come i vulcani e gli incendi boschivi spontanei. Spesso viene usato per realizzare altri prodotti chimici per la produzione di materie plastiche, resine e fibre sintetiche. Il composto evapora rapidamente, e il suo vapore, più pesante dell'aria, si accumula nelle zone basse, aumentandone così il rischio per la salute e la sicurezza. Il consumo di cibo e acqua contaminati da benzene può indurre vomito, vertigini, eccessiva sonnolenza diurna, tachicardia, e morte. 

 Cloruro di metilene 

Il cloruro di metilene è un COV molto pericoloso per la salute umana. Si può trovare in adesivi e vernici spray, e provoca cancro negli animali. Secondo la normativa italiana, i prodotti contenenti cloruro di metilene deve essere utilizzato all'esterno. Negli ambienti chiusi, è necessaria una ventilazione adeguata. 

 Percloroetilene 

Anche il percloroetilene è un COV che si è dimostrato generare il cancro negli animali. È sospettato inoltre di produrre diversi sintomi respiratori correlati alla sua esposizione. Il percloroetilene è usato per lo più nei lavaggi a secco. Per evitare l'esposizione è quindi necessaria una completa asciugatura degli indumenti prima di indossarli. 

 Metil-terz-butil etere 

Il MTBE venne vietato negli Stati Uniti intorno al 2004, al fine di limitare l'ulteriore contaminazione dell'acqua potabile, dovuta principalmente a perdite dei serbatoi di stoccaggio sotterranei di benzina, in cui è stato usato per aumentare il numero di ottano o come additivo antidetonante. 

 Formaldeide 

Anche questo è un composto cancerogeno. Molti materiali da costruzione, come vernici, adesivi, pannelli da parete e soffitto, piastrelle sintetiche, emettono lentamente formaldeide, in grado di irritare le mucose e possono aumentare l'irritazione e la suscettibilità ad ulteriori aggressioni chimiche.

Le emissioni di formaldeide dal legno di produzione industriale e da laminati plastici su legno, sono comprese tra 0,02 e 0,04 ppm. Un'elevata umidità relativa e temperature elevate favoriscono una maggior vaporizzazione della formaldeide dei materiali legnosi.

 Aria interna 

Qualità dell'aria interna. Dal momento che le persone trascorrono la maggior parte del loro tempo a casa o in un ufficio, l'esposizione a lungo termine ai COV in un ambiente interno, può contribuire alla sindrome da edificio malato. Negli uffici e nelle case, nuovi arredi, rivestimenti murali, e apparecchiature per ufficio come fotocopiatrici, e ovviamente le combustioni delle stufe e il fumo del tabacco, possono liberare COV. Una buona ventilazione e il condizionamento dell'aria con l'aggiunta dei nuovissimi appositi ionizzatori speciali, sono utili a ridurre le emissioni. Gli studi dimostrano anche che leucemia e linfoma possono aumentare in caso di esposizione prolungata a COV nell'ambiente interno.

Le fonti fossili non scompaiono: La notizia è del 2019.



Domenica 10 novembre 2019 - 11:59

L’Iran ha annunciato la scoperta di un mega-giacimento di petrolio

Oltre 50 miliardi di barili



L’Iran ha scoperto un nuovo enorme giacimento petrolifero nel sud del paese, con oltre 50 miliardi di barili di petrolio greggio, che potrebbero aumentare di un terzo le riserve comprovate del Paese. Lo ha annunciato oggi il presidente Hassan Rouhani. L’annuncio di Rouhani giunge mentre l’Iran deve affrontare le schiaccianti sanzioni americane dopo che gli Stati Uniti hanno ritirato il suo accordo nucleare con le potenze mondiali l’anno scorso. Rouhani – secondo quanto riporta l’agenzia di stampa iraniana Fars – ha fatto suo annuncio durante un discorso tenuto nella città desertica di Yazd specificando che il giacimento è situato nella provincia meridionale del Khuzestan, dove si concentra l’industria petrolifera del Paese.

Rouhani ha detto che circa 53 miliardi di barili si aggiungono così alle riserve accertate dell’Iran pari attualmente a circa 150 miliardi. “Sto dicendo alla Casa Bianca – ha affermato – che nei giorni in cui hanno posto sanzioni sulla vendita di petrolio iraniano, i lavoratori e gli ingegneri del paese sono in grado di scoprire 53 miliardi di barili di petrolio”. Le riserve di petrolio si riferiscono al greggio che è economicamente fattibile da estrarre. Attualmente l’Iran detiene le quarte riserve mondiali di petrolio e le seconde di gas naturale.

MA COSA È QUESTO CADMIO?


καδμεία «cadmìa», che si estraeva vicino a Tebe, la città di Cadmo]. – Elemento chimico di simbolo Cd, numero atomico 48, peso atomico 112,41,

 

Dove si trova Tebe Egitto?

78 m s.l.m. Tebe (in egizio: wꜣst, waset; in greco antico: Θῆβαι, Thēbai) fu un'antica città egizia situata lungo il Nilo, presso le attuali città di Karnak e Luxor, circa 800 km a sud del mar Mediterraneo.
Cadmo (in greco anticoΚάδμοςKádmos)[1] è un personaggio della mitologia greca, figlio di Agenore, re di Tiro e di Telefassa, nonché fratello di Europa. È considerato il fondatore della città greca di Tebe.

MA LA PIROLISI SI FA ANCHE CON I RIFIUTI, I BIOGAS, E IL LEGNO?

ESATTAMENTE: LEGGETE UN PÒ

Trattamento dei rifiuti

La pirolisi dei rifiuti, utilizzando temperature comprese tra 400 e 800 °C, converte il materiale dallo stato solido in prodotti liquidi (cosiddetto tar o olio di pirolisi) e/o gassosi (syngas), utilizzabili quali combustibili o quali materie prime destinate a successivi processi chimici. Il residuo carbonioso solido ottenuto può venire ulteriormente raffinato fornendo prodotti quali ad esempio il carbone attivo. I prodotti della pirolisi sono sia gassosi, sia liquidi, sia solidi, in proporzioni che dipendono dai metodi di pirolisi (pirolisi veloce, lenta, o convenzionale) e dai parametri di reazione. Un pirolizzatore si differenzia da un gassificatore in quanto lavorando in assenza di ossigeno (spesso si sfrutta un flusso caldo di un gas inerte quale l'azoto) attua la pirolisi propriamente detta, mentre un gassificatore in realtà lavorando in presenza di piccole quantità di ossigeno realizza anche una parziale ossidazione e come tecnologia rappresenta una via di mezzo tra l'inceneritore e il pirolizzatore.

Uno dei maggiori problemi legati alla produzione di energia basata sui prodotti della pirolisi è la qualità di detti prodotti, che non ha ancora raggiunto un livello sufficientemente adeguato con riferimento alle applicazioni, sia con turbine a gas sia con motori diesel. In prospettiva, anche con riferimento alle taglie degli impianti, i cicli combinati ad olio pirolitico appaiono i più promettenti, soprattutto in impianti di grande taglia, mentre motori a ciclo diesel, utilizzanti prodotti di pirolisi, sembrano più adatti ad impianti di piccola potenzialità.

La pirolisi diretta viene generalmente attuata in apparecchiature (caldaie) in cui avviene anche lo scambio di calore tra i gas di combustione ed i fluidi di processo (acqua, olio diatermico, ecc.). La combustione di prodotti e residui agricoli si attua con buoni rendimenti, se si utilizzano come combustibili sostanze ricche di glucidi strutturati (cellulosa e lignina) e con contenuti di acqua inferiori al 35%. I prodotti utilizzabili a tale scopo sono i seguenti:

  • legname in tutte le sue forme;
  • paglie di cereali;
  • residui di raccolta di legumi secchi;
  • residui di piante oleaginose (ricinocartamo, ecc.);
  • residui di piante da fibra tessile (cotonecanapa, ecc.);
  • residui legnosi di potatura di piante da frutto e di piante forestali;
  • residui dell'industria agro-alimentare.

Le caldaie a letto fluido sono complesse e dispendiose, ma permettono la riduzione degli inquinanti e presentano un elevato rendimento di combustione.

Esistono molte tecnologie particolari: il sistema Thermofuel, ad esempio, permette di ottenere, a partire dalla plastica, gasolio sintetico attraverso pirolisi condotta a temperature più basse (370-420 °C).[2] La pirolisi può essere anche utilizzata come parte integrante di altri processi quali il trattamento meccanico-biologico e la digestione anaerobica.[3]

La pirolisi per la produzione di biocarburanti

Alcune tecniche particolari di pirolisi sono allo studio per la realizzazione dei "biocarburanti di seconda generazione".

La tecnica allo studio in Francia riguarda il pretrattamento della biomassa vegetale con la pirolisi "flash" per ottenere olio combustibile. Questo sistema richiede però notevoli volumi di biomassa, e si cerca quindi di affinare metodi di lavoro che consentano di trattare la biomassa lontano dalle centrali (direttamente sui luoghi di raccolta) per ridurre i costi. Con la pirolisi "flash" si può convertire la biomassa in un particolare olio che viene successivamente convogliato presso una centrale che produce il carburante.

Anche in Germania invece il metodo allo studio (definito "bioliq") intende realizzare biocombustibili dopo aver trattato in sito la biomassa. L'olio intermedio ("biosyncrude") è caratterizzato da alta densità, cosa che consente di abbattere i costi di trasporto. La biomassa è trasformata attraverso la pirolisi in biosyncrude per mezzo di un riscaldamento effettuato in ambiente privo di aria. Alla fine del processo è possibile ottenere combustibile dieselidrogeno e metanolo.


PERCHÈ È COSÌ LETALE IL SOLFURO DI CADMIO?


Il solfuro di cadmio è un composto a reticolo covalente di cadmio e di zolfo. A temperatura ambiente si presenta come un solido di colore giallo-arancio. È un composto tossico, pericoloso per l'ambiente. Wikipedia
FormulaCdS
Massa molare144,46 g/mol
Densità4,82 g/cm³
Temperatura di fusione1477 (1750 °C a 10 MPa)


Il solfuro di cadmio è un composto a reticolo covalente di cadmio e di zolfo.

A temperatura ambiente si presenta come un solido di colore giallo-arancio. È un composto tossicopericoloso per l'ambiente.

Mineralogia

I minerali del solfuro di cadmio sono la Hawleyite e la Greenockite. È però molto più facile trovarlo come impurità in minerali zincosi come la sfalerite e la wurtzite.

Sintesi

Il solfuro di cadmio può essere ottenuto per reazione di scambio ionico tra sali e composti di Cadmio(II) e solfuri, come ad esempio ossido di cadmio ed acido solfidrico:

CdO + H2S → CdS↓ + H2O

Questa tecnica veniva usata in passato per l'analisi gravimetrica e l'analisi organica qualitativa.[2]

Applicazioni

Viene inoltre usato per creare i punti quantici.Il solfuro di cadmio viene a volte utilizzato negli esposimetri, siccome reagisce diminuendo la resistenza elettrica se esposto alla luce. Lo svantaggio principale è che reagisce con lentezza ed è soggetto all'effetto memoria delle letture precedenti, specie se ravvicinate. Viene anche utilizzato nella produzione di pigmenti: il precipitato di CdS viene lavato da eventuali altri sali di cadmio e riscaldato ad alte temperature (calcinazione) per convertirlo nella sua forma esagonale, per poi essere macinato e ridotto in polvere.[3]
Un altro pigmento, a base di solfoseleniuro di cadmio, viene prodotto durante la calcinazione del solfuro di cadmio con il seleniuro di cadmio.[3]
Sottili film di solfuro di cadmio compongono a volte le fotoresistenze.


COSA DICE L'ISTITUTO SUPERIORE DELLA SANITÀ AL RIGUARDO?

Il sito dell'I.s.s. riporta quento segue:

Il cadmio (il cui simbolo chimico è Cd) è un metallo bianco argenteo e malleabile presente in tracce nella crosta terrestre, nell'aria e nell'acqua. Il suo nome deriva da quello della città di Cadmo, vicina a Tebe, dove veniva estratto nell'antichità.

Poiché reagisce facilmente con altri elementi formando vari composti, alcuni dei quali tossici, il cadmio si trova raramente nella sua forma pura, o elementare. La forma minerale primaria del metallo è il solfuro di cadmio; i due composti di cadmio che si dissolvono facilmente nell'acqua sono il solfato e il cloruro di cadmio.

Il cadmio viene rilasciato nel suolo, nell'acqua e nell'aria da fonti naturali ma, soprattutto, in seguito alle lavorazioni industriali quali l’estrazione, la raffinazione e la lavorazione di metalli non ferrosi, la produzione di batterie e vernici, la produzione e l’applicazione di fertilizzanti artificiali a base di fosfati, l’uso di combustibili fossili (come carbone e petrolio), l’incenerimento e lo smaltimento dei rifiuti.

Una volta che il cadmio è emesso nell'aria, si diffonde con il vento percorrendo anche lunghe distanze dal sito di emissione, e si deposita sul suolo o sulla superficie dell'acqua.

Livelli più elevati di cadmio possono essere trovati nel suolo o nelle acque vicino a zone industriali o a siti di rifiuti pericolosi, nelle aree vicine a strade ad alta percorrenza (a causa dello scarico delle automobili) o nei terreni agricoli fertilizzati.

Nel suolo, il cadmio si lega fortemente alla materia organica e viene assorbito dalle piante e dalle colture agricole, entrando così nella catena alimentare. Anche le acque superficiali possono contenere cadmio disciolto e può accumularsi, in genere a bassi livelli, anche negli organismi acquatici (come molluschi e crostacei).

Fino alla metà del '900, il cadmio era usato principalmente per conciare la pelle o come pigmento nei coloranti, ma le quantità utilizzate erano, comunque, piuttosto limitate.

Oggi il cadmio è utilizzato principalmente in:

  • batterie ricaricabili (83%)
  • coloranti (8%)
  • rivestimenti e placcature (7%)
  • stabilizzatori per materie plastiche (1,2%)
  • leghe con altri metalli per saldature, conduttori elettrici e altri usi (0,8%)

Poiché costituiscono un prodotto di consumo “usa e getta”, le batterie Ni-Cad (Nichel-Cadmio) rappresentano ben oltre la metà dei rifiuti di cadmio prodotti.
Inoltre, alcuni contenitori di metallo, come vassoi, brocche, scodelle o articoli in ceramica possono contenere piccole quantità di cadmio."


COME CI SI ESPONE AL CADMIO?


La popolazione generale può essere esposta al cadmio attraverso:

  • cibo acqua potabile contaminati
  • fumo attivo e passivo di sigaretta, le foglie di tabacco infatti accumulano il cadmio dal suolo
  • inalazione di polvere e fumi, soprattutto per le persone che vivono vicino a industrie che lavorano o emettono cadmio

Gli alimenti rappresentano oltre il 90% dell'esposizione umana al cadmio poiché entra nella catena alimentare attraverso terreni agricoli e fonti d'acqua contaminate, soprattutto nelle vicinanze di alcune industrie. In generale, verdure a foglia larga come lattuga e spinaci, ma anche patate e cereali, arachidi, semi di soia e semi di girasole contengono alti livelli di cadmio. Esso, inoltre, può accumularsi negli organismi acquatici (soprattutto crostacei e molluschi) e nelle frattaglie (fegato e reni) degli animali da macellazione.

In media, in Europa, attraverso una dieta normale o onnivora le persone assumono con il cibo 2-3 microgrammi (µg) di cadmio per chilo di peso corporeo alla settimana; nei vegetariani e ancor più nei vegani il livello è circa raddoppiato a causa di un più elevato consumo di cereali, frutti con guscio (ad esempio, noci, mandorle) e altri semi oleosi.
L’ingestione del cadmio attraverso l’acqua è, generalmente, 10 volte inferiore rispetto a quella associata al cibo.

Una minima parte della quantità di cadmio introdotta con gli alimenti può derivare anche dall'utilizzo di utensili e attrezzature, sottoposti a cadmiatura (vale a dire rivestiti con un sottile strato di cadmio metallico), adoperate nella lavorazione e preparazione dei cibi.

I fumatori di sigarette, in genere, hanno un'esposizione più alta rispetto alle persone che non fumano; i livelli di cadmio sono 1-2 microgrammi (µg) per sigaretta di cui il 10% viene inalato e il 5% viene assorbito. Il cadmio inalato attraverso il fumo di sigaretta è più facilmente assorbito del cadmio ingerito attraverso il cibo o l'acqua.

L'esposizione professionale al cadmio si verifica, invece, principalmente durante i processi industriali che implicano il riscaldamento di materiali contenenti cadmio come la fusione, la placcatura elettrolitica, la produzione di batterie o la produzione e uso di pigmenti. Il rischio varia, ovviamente, a seconda del luogo di lavoro.



Gli effetti sulla salute causati dal cadmio dipendono principalmente dalla quantità del metallo nell'organismo, dalla durata dell’esposizione e dalla via di esposizione.

Se il cadmio viene inalato, nei polmoni ne viene assorbito circa il 5–50%, quantità che poi entra nel circolo sanguigno.
Se viene ingerito la percentuale di cadmio assorbita è, invece, solo dell’1-10%.
Se passa attraverso la pelle ne viene assorbito meno dell’1%.

Individui con bassi livelli (carenza) di ferro nel sangue assorbono più cadmio dal tratto gastrointestinale.

Una volta entrato in circolo, il cadmio si distribuisce ampiamente in tutti gli organi e le quantità più alte si ritrovano nel fegato, nei reni e nelle ossa, dove si accumula e rimane per tempi molto lunghi: il tempo necessario per eliminare la metà del contenuto di cadmio presente nel corpo umano (o semivita) varia tra 10 e 30 anni. Il cadmio assorbito, infatti, viene espulso molto lentamente, e in quantità approssimativamente uguali, attraverso urine e feci.

L'intossicazione da cadmio può essere di tipo acuto (dovuta a esposizione singola a dosi elevate) o cronico (dovuta a esposizioni ripetute a basse dosi).

Intossicazione acuta

Riguarda principalmente i lavoratori, esposti per breve periodo a inalazione di fumi contenenti alte concentrazioni di cadmio, che sviluppano febbre e una polmonite chimica che si manifesta dopo poche ore dall'esposizione, provoca danni al polmone e nel 20% dei casi, dopo qualche giorno, porta alla morte del soggetto intossicato. Questo tipo di intossicazione, però, è divenuta molto rara in seguito alle leggi per la protezione della salute dei lavoratori e ai controlli più accurati negli ambienti di lavoro.

Ingestione di cibo o acqua contaminati con elevate quantità di cadmio


Ingestione di cibo o acqua contaminati con elevate quantità di cadmio

Se si ingerisce cibo o acqua contaminati con alte quantità di cadmio, i disturbi (sintomi) che compaiono sono costituiti da:

Altri disturbi causati da esposizioni brevi ma a dosi alte includono:

Aria contaminata

I livelli di cadmio generalmente presenti nell'aria non sono abbastanza alti da causare danni acuti o (almeno per brevi esposizioni) ai polmoni.

Esposizione cronica

Respirare bassi livelli di cadmio per molti anni, come nel caso dei fumatori, o consumare cibi e acqua contaminata ai livelli normalmente presenti nell'ambiente (esposizione cronica) può provocare un accumulo di cadmio nell'organismo e portare a:

Effetti sui reni

Nel sangue il cadmio si trova legato ad alcune proteine dette metallotioneine, e in questa forma arriva ai reni per essere eliminato ma, una volta filtrato, viene in parte riassorbito dalle cellule renali che degradano le metallotioneine, rilasciando cadmio libero in attesa che nuove proteine siano formate e lo leghino di nuovo. Quando la quantità di cadmio libero è troppo elevata, le cellule renali vengono danneggiate e si verifica una disfunzione renale.

Effetti sulle ossa

La prolungata esposizione al cadmio può rendere le ossa più fragili con più alti rischi di frattura e alta incidenza di osteoporosi, sia per una demineralizzazione diretta delle ossa (rilascio di calcio dalle ossa), sia come risultato delle disfunzioni renali (maggiore eliminazione di calcio nelle urine e mancata attivazione della vitamina D).

Gli effetti sulle ossa in una popolazione femminile giapponese in età avanzata (già in menopausa) esposta a livelli molto elevati di cadmio nel riso e nell'acqua sono noti come la malattia di Itai-Itai, caratterizzata da fratture multiple e distorsione delle ossa lunghe dello scheletro.

Effetti sui polmoni

Esistono evidenze che l’esposizione prolungata per inalazione a dosi relativamente elevate di cadmio, come nel caso della esposizione professionale, possa causare tumori ai polmoni. Sulla base dei dati disponibili, la IARC (International Agency for Reseach on Cancer) ha classificato il cadmio come “cancerogeno di categoria 1”; l’EPA (Environmental Protection Agency) americana lo considera un probabile cancerogeno (“Gruppo B1”) per l’uomo.

Effetti sui bambini

Gli effetti sulla salute dei bambini derivanti dall'esposizione a livelli tossici di cadmio sembrerebbero essere molto simili a quelli osservati negli adulti, con danni prevalenti ai reni e ai polmoni. Tuttavia, studi su animali hanno evidenziato che i giovani sono più sensibili degli adulti a una perdita di tessuto osseo. Il cadmio si trova anche nel latte materno e una piccola quantità entra nel corpo del bambino attraverso l'allattamento. Tuttavia, ad oggi non sono disponibili sufficienti evidenze scientifiche su eventuali effetti del cadmio sulla salute dei bambini alla nascita e sul loro sviluppo o comportamento.


Essere consapevoli delle possibili fonti di cadmio può aiutare a limitare la propria esposizione. Ad esempio, si dovrebbe controllare che bambini piccoli (minori di 3 anni) non abbiano accesso alle batterie al nichel-cadmio contenute in alcuni giocattoli in modo da evitare che possano ingerirle.

Quando esaurite, inoltre, le batterie dovrebbero essere eliminate correttamente seguendo le regole della raccolta differenziata, per evitare di contaminare l’ambiente.

Anche non fumare sigarette, oltre a molti altri vantaggi, contribuisce a ridurre l'esposizione al cadmio del fumatore e delle persone che gli stanno attorno e a prevenire i relativi effetti sulla salute.

L'esposizione professionale può essere controllata attraverso dispositivi di protezione individuale, buone pratiche di igiene industriale, controllo e riduzione delle emissioni di cadmio.

In Europa l'EFSA (European Food Safety Authority), sulla base dei dati disponibili, ha stabilito una dose settimanale accettabile di cadmio pari a 2,5 microgrammi (µg) per chilo di peso corporeo. Tale quantità corrisponde, in media, a quella normalmente ingerita dalla popolazione generale, in cui l'esposizione con la dieta rappresenta il 90% dell’esposizione totale. Tuttavia, alcune categorie di persone (ad esempio i vegetariani e i forti consumatori di molluschi e crostacei) ne ingeriscono di più a causa della loro dieta più ricca in alimenti che contengono livelli di cadmio più alti: per questo L'EFSA raccomanda di mettere in pratica misure che permettano di ridurre l'emissione di cadmio nell'ambiente a protezione della salute di tutti i consumatori.

Una dieta bilanciata che non ecceda in cibi contenenti alti livelli di cadmio e abbia un apporto corretto di zinco e ferro, può aiutare nel ridurne l'assunzione attraverso il cibo.

Negli Stati Uniti l'ATSDR (Agency for Toxic Substances and Disease Registry) ha definito un livello di rischio minimo (MRL, vale a dire una dose alla quale il rischio di avere effetti sulla salute è trascurabile) pari a 0.03 microgrammi/m3 per inalazione acuta e di 0.01 microgrammi/m3 per inalazione cronica.

In Italia il cadmio è uno dei parametri che viene controllato regolarmente nelle acque potabili; il D.Lgs n. 31 del 2001 ha fissato per le acque potabili un valore di 5,0 microgrammi (µg) per litro.


Esistono particolari test in grado di misurare la presenza di cadmio nei tessuti (sangue, urine, feci, capelli, fegato e rene) per valutare se, e in quale misura, ci sia stata esposizione al metallo (indicatori biologici o biomarcatori di esposizione).

L'eventuale presenza di cadmio nell'organismo non significa necessariamente la comparsa di malattie ad esso correlate. A causa della sua presenza in molti cibi, infatti, ognuno di noi ha livelli misurabili di cadmio nell'organismo: la comparsa degli effetti dipende dai valori più o meno alti e dalla risposta individuale.

Il biomarcatore più significativo per valutare l’esposizione è la quantità di cadmio presente nelle urine. I livelli di cadmio nel sangue sono principalmente indicativi di esposizioni recenti.

Il cadmio misurato nelle feci può essere utilizzato come indicatore diretto della quantità assunta quotidianamente con gli alimenti, poiché il cadmio alimentare è scarsamente assorbito nel tratto gastrointestinale.

Nei lavoratori esposti al cadmio per inalazione, la concentrazione di cadmio nelle feci è stata utilizzata per stimare sia la quantità di cadmio inalato trasportato nel tratto gastrointestinale, sia quella ingerita incidentalmente come polvere durante il lavoro.

Le concentrazioni di cadmio nel fegato e nei reni possono essere misurate utilizzando tecniche complesse, che richiedono attrezzature sofisticate e costose e comportano l'esposizione a radiazioni: perciò sono utilizzate solo in casi particolari.

Inoltre, livelli aumentati di metallotioneina nel sangue possono essere considerati un biomarcatore di esposizione al cadmio (che ne fa aumentare la produzione come meccanismo di difesa).

Per l'accertamento (diagnosi) e la cura delle malattie dovute all'esposizione cronica al cadmio è consigliabile seguire le prescrizioni mediche specifiche già in uso per la cura di insufficienze renali o respiratorie, osteoporosiipertensione e malattie cardiovascolari, rivolgendosi al proprio medico di famiglia o allo specialista.


Leggi anche: 


Ministero della Salute. Acque potabili - Parametri. Cadmio

Enciclopedia Treccani. Cadmio

US Environmental Protection Agency (EPA). Cadmium (Inglese)

European Food Safety Authority (EFSA). Cadmium dietary exposure in the European populationEFSA Journal. 2012; 10(1): 2551 

Agency for Toxic Substances and Disease Registry (ATSDR). Toxicological Profile for Cadmium (2012) (Inglese).


Terapie palliative

Link al sito 1


Link al sito 2


Link al sito 3



Conclusioni:

In Italia oltre che problemi di ignoranza ambientalistica, ecologica e salutare, abbiamo anche un problema di incompetenza governativa ciclica. Non appena un governo vara delle leggi ecoprotettive il governo pro lobbistico (una volta si diceva mafioso) successivo le cancella.

Personalmente rivedrei la questione pubblica dello smaltimento delle batterie della auto elettriche, e introdurrei sin da subito, una legge che imponga l'assenza totale di cadmio nell'acqua potabile contenente metalli pesanti e tossici, e nell'aria delle abitazioni e dei centri pubblici soggetti a ventilazione forzata, spesso non filtrata, ionizzata, nè tantomeno antiviralizzata..

Il presente articolo è tratto da fonti pubbliche ed è un semplice ricerca di un ora di lavoro e quindi tutti possono arrivare ad informarsi autonomamente e approfondire sempre di più i problemi legati alla contaminazione biologica industriale ed energetica che potrebbe rappresentare la fine della vita sulla terra.

Sensibilizziamoci adesso, e sensibilizziamo anche i nostri discendenti al problema.

E.F.


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