martedì 8 luglio 2025

Quale é il popolo più saggio?


Le Lingue del Mondo: Un Viaggio nel Vocabolari

Ciao a tutti, amici e colleghi! Qui Ermanno Faccio, il vostro appassionato di tante storie di opinionismo e cultura generale, pronto a portarvi in un viaggio affascinante attraverso il mondo delle lingue. Oggi esploreremo un aspetto che spesso ci incuriosisce: quante parole ha una lingua? Spesso pensiamo che alcune lingue siano “più ricche” di altre, ma la verità è più complessa e affascinante. Il numero di vocaboli di una lingua è un dato difficile da quantificare con precisione, perché dipende da cosa consideriamo “parola” e da come la contiamo. Tuttavia, possiamo farci un’idea delle dimensioni lessicali delle principali lingue del mondo.


La Sfida del Conteggio: Cosa Significa “Parola”? Prima di addentrarci nei numeri, è bene chiarire che contare le parole non è come contare le dita di una mano. Alcune lingue, come il tedesco o il turco, permettono di creare parole composte quasi all’infinito unendo termini esistenti. Altre, come l’arabo, derivano un’infinità di parole da poche radici. Nei dizionari, poi, troviamo i “lemmi”, cioè la forma base di una parola, ma poi ci sono tutte le sue flessioni (verbi, plurali, ecc.). Una Classifica Orientativa Ecco una panoramica che vi lascerà a bocca aperta, dalle lingue più “prolifiche” a quelle con un lessico più concentrato: Le Giganti del Vocabolario

  • Arabo: Incredibile ma vero, si stima che l’arabo possa contare milioni di vocaboli, con alcune fonti che arrivano a parlare di oltre 12 milioni! Questa ricchezza deriva dalla sua struttura morfologica, che permette di generare moltissime parole da poche radici di base.
  • Cinese: Qui il discorso è diverso. Non parliamo di “parole” nel nostro senso, ma di caratteri (汉字, hànzì). Sebbene esistano oltre 85.000 caratteri in totale, per la comunicazione quotidiana bastano 3.000-7.000 caratteri. Ogni carattere può rappresentare un concetto o parte di esso.
  • Tedesco: Una vera fucina di parole! Sebbene i dizionari contengano circa 500.000 vocaboli, la sua capacità di formare parole composte porta il numero di combinazioni potenziali a milioni (si parla di 17.4 milioni!). “Rindfleischetikettierungsüberwachungsaufgabenübertragungsgesetz” vi dice nulla? È un esempio perfetto!
  • Russo: Tra le lingue che usano il cirillico, il russo spicca con un vocabolario stimato tra le 200.000 e le 350.000 parole. La sua vasta letteratura e la sua diffusione ne hanno favorito un arricchimento continuo. Lingue con un Vocabolario Esteso
  • Giapponese: Usa i Kanji (caratteri cinesi, oltre 50.000 totali ma circa 2.136 per uso comune) e due sillabari fonetici. Il vocabolario di parole vere e proprie si attesta sulle decine di migliaia per una buona comprensione.
  • Turco: Lingua agglutinante, si stima abbia circa 150.000 parole, con una grande capacità di generare nuovi termini tramite suffissi. Le Radici Profonde dell’Europa Qui entriamo nel cuore della nostra civiltà linguistica, tra passato e presente:
  • Greco Antico: Un pilastro della nostra cultura occidentale, si distingue per un vocabolario particolarmente ricco, con oltre 85.000 lemmi. È la fonte inesauribile di innumerevoli termini che ancora oggi usiamo in ambiti scientifici, filosofici e culturali. La sua influenza è profondissima, pensiamo solo alla medicina o alla fisica!
  • Greco Moderno: L’evoluzione di quella lingua gloriosa, dimostra una vitalità incredibile, contando oltre 350.000 parole (inclusi i verbi coniugati e le forme flesse). Un tesoro linguistico che continua a fiorire.
  • Latino Classico: La lingua che ha plasmato l’Impero Romano e le radici di molte lingue moderne, inclusa l’italiano, contava circa 40.000 parole nel suo periodo aureo. Nonostante il numero “inferiore” rispetto ai moderni colossi, la sua precisione e la sua struttura sono state fondamentali per lo sviluppo del pensiero occidentale. 
  • E la Nostra Lingua Celeste? l’Italiano! E arriviamo alla nostra amata lingua, l’Italiano. Figlia diretta del latino, ma arricchita nel corso dei secoli da mille influenze e da una tradizione letteraria e artistica ineguagliabile.
  • Si stima che l’italiano possieda un vocabolario totale di circa 250.000-300.000 parole. Ovviamente, il numero di parole che un italiano medio utilizza quotidianamente è molto più ristretto, probabilmente intorno alle 5.000-7.000, ma la ricchezza del nostro lessico è immensa, capace di esprimere ogni sfumatura di pensiero e sentimento, dalla poesia alla scienza, dalla cucina al design.
  • La bellezza dell’italiano sta anche nella sua chiarezza e musicalità, ereditate in parte dalla struttura latina, ma anche plasmate da Dante, Petrarca, Boccaccio e da tutti i grandi che l’hanno resa la lingua dell’arte e della cultura per eccellenza. Lingue Antiche e Famiglie Complesse
  • Ebraico Moderno: Dagli 8.000 vocaboli dell’ebraico biblico, è cresciuto fino a oltre 70.000 parole grazie a un processo di rivitalizzazione e creazione di neologismi.
  • Aramaico: Come l’ebraico, ha una lunga storia e diverse varianti. Il numero di vocaboli varia molto a seconda della fase storica, ma le lingue semitiche tendono a usare un numero più limitato di radici per derivarne molte parole.
  • Lingue Celtiche: Qui la quantificazione è più complessa perché parliamo di una famiglia di lingue, non di un’unica entità monolitica. Le principali lingue celtiche moderne come l’Irlandese (Gaelico Irlandese) e il Gallese hanno radici antichissime e una ricca tradizione letteraria. Sebbene non esistano conteggi precisi e universalmente riconosciuti del loro vocabolario complessivo, sono lingue dinamiche che continuano a evolvere e a creare nuovi termini, mantenendo viva la loro eredità millenaria. Il Gallese, ad esempio, è una lingua che sta vivendo un forte revival e la sua adattabilità include la capacità di incorporare e forgiare parole nuove. Spero che questo viaggio nel mondo dei vocaboli vi sia piaciuto! Ogni lingua è un universo a sé, che riflette la storia, la cultura e il modo di pensare dei suoi parlanti. E voi, quale lingua vi affascina di più per la sua ricchezza lessicale? 
  • A presto, 
  • Ermanno Faccio



Vacazioni

 

Tabella di Indice con Link Diretto:

ArgomentoCodice TecnicoLink Diretto
Ermarnko  e RoberikaERFA-RGGE-PRRO-2413Dettagli
Spettacoli burlesque di MartinaBUFE-MASF-SPBU-2307Dettagli
Meditazione sull'isola di FavignanaMESC-ISFA-MEFG-2211Dettagli
Caso IMU di CinyLECA-CIBA-IMCB-3120Dettagli
Catecumenico e Pastorale di RoberikaRECA-PARO-CAPR-2517Dettagli
Nataz la pittrice di CinyARNO-RBRI-NAAR-2315Dettagli
Proposta fiscale sulle occupazioni indebitePRFI-FISC-OCOI-2216Dettagli
Processo 310/13 Trib. MB.LETR-MOTR-3101-2310Dettagli

DonErman


Lettera pubblica sull’assunzione del nome DonErman di Ermanno Faccio

A tutti coloro che mi conoscono — e a chi ancora non mi conosce, ma forse un giorno vorrà ascoltarmi — desidero oggi annunciare, con spirito lucido e pacificato, la mia scelta di assumere pubblicamente lo pseudonimo DonErman.

Questa decisione non nasce da un capriccio d’artista, né da un desiderio di travestimento spirituale. È, piuttosto, una dichiarazione d’identità profonda, maturata lungo i sentieri dell’esperienza, della cultura, della fede e della responsabilità morale che sento verso il mio tempo.

Perché “Don”?

“Don” è un termine antico, che nella nostra tradizione italiana ha sempre evocato rispetto, guida, dedizione alla parola e alla comunità. Non sono né sacerdote né monaco. Sono un uomo laico, con un forte radicamento nella cultura cattolica romana, che ha scelto di fare della propria vita un’offerta di senso, testimonianza e costruzione.

Quel “Don” richiama in me figure che hanno saputo parlare al cuore degli uomini, anche fuori dai pulpiti: educatori, filosofi, scrittori, uomini di strada e di pensiero. È il simbolo di un sacerdozio interiore, non rituale, ma esistenziale.

Perché “Erman”?

“Erman” è il mio nome essenziale. Epurato, spogliato, asciugato. È Ermanno senza orpelli, senza anagrafe. È l’uomo che sono diventato attraverso la semplificazione dell’anima, attraverso la prova, la solitudine, il servizio, la riflessione. È l’Ermanno che resta in piedi anche quando tutto crolla, ed è chiamato a parlare per chi ha smesso di credere che si possa ancora costruire.

Una firma d’impegno

DonErman sarà il mio nome nei miei scritti filosofici, artistici, poetici e sociali. Sarà la firma dei miei racconti, delle mie lettere aperte, delle mie proposte civili, dei miei dialoghi con le nuove generazioni. È uno pseudonimo, sì — ma è più vero del mio codice fiscale.

Questa scelta non mi eleva, né mi separa. Mi unisce. È una mano tesa a chi cerca parole oneste, un punto fermo nel disordine dei pensieri, un invito a non arrendersi al rumore, al cinismo, al vuoto.

In cammino

Da oggi, quindi, chi vorrà leggere o ascoltare DonErman sappia che dietro c’è un uomo concreto, fallibile, ma profondamente devoto alla ricerca del senso, innamorato della bellezza morale, artigiano di pensieri e relazioni.

Vi ringrazio per l’attenzione e la fiducia che mi vorrete accordare. Con rispetto e sincerità, Ermanno Faccio – in arte e in spirito, DonErman

domenica 8 giugno 2025

Bei posti per vivere


"Qual è la più bella collina dove vivere al mondo?"


📖 PREMESSA

In un’epoca in cui le città diventano sempre più rumorose, inquinate e frenetiche, la ricerca di un luogo in cui vivere bene assume un valore quasi spirituale. Il richiamo della collina – con la sua aria fresca, i suoi ritmi lenti, la vista ampia sul paesaggio, l’equilibrio climatico tra mare e montagna – ha sempre ispirato poeti, filosofi, architetti e visionari.
Questo libretto nasce da una domanda semplice ma profondamente radicata nel cuore di molti:
qual è davvero la collina ideale dove vivere, tra natura, cultura e benessere?


📝 INTRODUZIONE

Il concetto di "collina ideale" è tutt'altro che scontato. Non si tratta solo di altitudine o paesaggio, ma dell’equilibrio fra:

  • Geografia: altitudine, latitudine, esposizione al sole, ventilazione naturale, distanza dal mare.

  • Geologia: composizione del suolo, stabilità idrogeologica, presenza d’acqua potabile.

  • Clima: escursione termica, umidità, zanzare, microclima estivo e invernale.

  • Cultura e servizi: storia, accessibilità, sanità, scuola, comunità, internet, qualità del cibo.

  • Bellezza invisibile: quella che si percepisce nel silenzio, nei profumi, nei colori, nella lentezza.

In queste pagine passeremo in rassegna alcune delle colline più note e meno note del mondo – da Erice a Beverly Hills, da San Marino a San Francisco, da Cagliari a Vetralla, da Monte Sion a Monte Fogliano – valutandole con rigore, sensibilità e spirito di scoperta.


ABSTRACT

Questo libretto è un viaggio collinare alla scoperta dei luoghi più armoniosi dove vivere nel mondo. Con approccio geografico, geologico e sensoriale, confrontiamo colline celebri e dimenticate, analizzandone altitudine, clima, idrografia, distanza dal mare, qualità dell’aria e vivibilità.
Attraverso mappe, dati e considerazioni estetiche, il testo propone una riflessione abitativa profonda: non solo dove, ma come si può vivere meglio in collina oggi.
Il lettore troverà spunti concreti, confronti ragionati e – forse – la collina del cuore.


Di Redazione


“Qual è la più bella collina dove vivere al mondo?”


📖 PREMESSA

In un’epoca in cui le città diventano sempre più rumorose, inquinate e frenetiche, la ricerca di un luogo in cui vivere bene assume un valore quasi spirituale. Il richiamo della collina – con la sua aria fresca, i suoi ritmi lenti, la vista ampia sul paesaggio, l’equilibrio climatico tra mare e montagna – ha sempre ispirato poeti, filosofi, architetti e visionari. Questo libretto nasce da una domanda semplice ma profondamente radicata nel cuore di molti: qual è davvero la collina ideale dove vivere, tra natura, cultura e benessere?


📝 INTRODUZIONE

Il concetto di “collina ideale” è tutt’altro che scontato. Non si tratta solo di altitudine o paesaggio, ma dell’equilibrio fra:

  • Geografia: altitudine, latitudine, esposizione al sole, ventilazione naturale, distanza dal mare.
  • Geologia: composizione del suolo, stabilità idrogeologica, presenza d’acqua potabile.
  • Clima: escursione termica, umidità, zanzare, microclima estivo e invernale.
  • Cultura e servizi: storia, accessibilità, sanità, scuola, comunità, internet, qualità del cibo.
  • Bellezza invisibile: quella che si percepisce nel silenzio, nei profumi, nei colori, nella lentezza.

In queste pagine passeremo in rassegna alcune delle colline più note e meno note del mondo – da Erice a Beverly Hills, da San Marino a San Francisco, da Cagliari a Vetralla, da Monte Sion a Monte Fogliano – valutandole con rigore, sensibilità e spirito di scoperta.


✨ ABSTRACT

Questo libretto è un viaggio collinare alla scoperta dei luoghi più armoniosi dove vivere nel mondo. Con approccio geografico, geologico e sensoriale, confrontiamo colline celebri e dimenticate, analizzandone altitudine, clima, idrografia, distanza dal mare, qualità dell’aria e vivibilità. Attraverso mappe, dati e considerazioni estetiche, il testo propone una riflessione abitativa profonda: non solo dove, ma come si può vivere meglio in collina oggi. Il lettore troverà spunti concreti, confronti ragionati e – forse – la collina del cuore.


Quale è la più bella collina per vivere

Sion (Gerusalemme)

Il nome Sion (o Zion) associato a Gerusalemme ha origini antiche e un significato profondo, soprattutto in ambito biblico e storico. Ecco una spiegazione dettagliata:


🌍 Origine del nome “Sion”

Lingua di origine: Il termine Sion deriva probabilmente dalla lingua ebraica antica (צִיּוֹןTsiyyon), ma la sua radice potrebbe risalire a lingue ancora più antiche della regione, come il cananeo o altre lingue semitiche nord-occidentali (parlate in Palestina prima e durante i primi insediamenti israeliti).


🏛️ Significato del nome “Sion”

Il significato esatto del termine non è completamente certo, ma sono state proposte diverse ipotesi etimologiche:

  1. “Luogo elevato” o “rocca”

    • È l’interpretazione più diffusa. Si collega alla fortezza jebusita conquistata da Davide, che fu poi identificata con la Città di Davide (una parte antica di Gerusalemme).
  2. “Segnalato” o “indicato”

    • Alcuni studiosi collegano il termine a una radice semitica che indica qualcosa di “segnato”, come un punto di riferimento visibile.
  3. “Luogo asciutto” o “deserto”

    • Altri propongono una derivazione da una parola che significava “terra arida”, in riferimento al paesaggio.

📖 Sion nella Bibbia

  • Inizialmente, Sion indicava una specifica collina di Gerusalemme (probabilmente quella su cui sorgeva la fortezza jebusita).

  • Col tempo, divenne sinonimo di tutta Gerusalemme.

  • In senso spirituale e poetico, Sion rappresenta:

    • la dimora di Dio,
    • il centro del popolo di Israele,
    • la speranza messianica e la patria ideale.

🧭 Conclusione

“Sion” deriva quindi dall’antico ebraico (con possibili radici semitiche più antiche) e significa probabilmente “luogo elevato” o “rocca”. Nel tempo è diventato un simbolo religioso e nazionale per Israele, e ha assunto un valore universale nella spiritualità e nella cultura occidentale.

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La collina di Sion (o “Monte Sion”) a Gerusalemme si trova a un’altitudine di circa 765 metri sul livello del mare (m s.l.m.).

📍 Dettagli geografici:

  • Posizione: si trova a sud-ovest della Città Vecchia di Gerusalemme.

  • Vicino a: Porta di Sion (Zion Gate) e al Monte del Tempio (più a nord-est).

  • Spesso viene confusa con altre alture, ma nella tradizione cristiana, Monte Sion viene associato anche:

    • alla zona del Cenacolo (Ultima Cena),
    • alla Tomba di Davide,
    • e talvolta al Monte del Tempio, benché storicamente non siano la stessa cosa.

📊 Altitudini a confronto:

  • Monte Sion: ~765 m s.l.m.
  • Monte del Tempio (Haram al-Sharif / Spianata): ~740–750 m s.l.m.
  • Monte degli Ulivi (a est): ~818 m s.l.m.

Quindi, pur essendo importante storicamente, Sion non è la collina più alta di Gerusalemme, ma è uno dei suoi luoghi più carichi di significato spirituale e storico.

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La distanza tra Gerusalemme (Monte Sion) e il mare più vicino dipende da quale costa consideriamo:


🌊 Distanze dai mari vicini a Gerusalemme:

  1. Mar Mediterraneo (Tel Aviv / Giaffa)

    • 📍 Direzione: Ovest
    • 📏 Distanza: circa 55 km in linea d’aria, circa 70 km in auto
    • 🚗 Tempo di percorrenza: circa 1 ora
  2. Mar Morto

    • 📍 Direzione: Est
    • 📏 Distanza: circa 25 km in linea d’aria, circa 35–40 km in auto
    • 🚗 Tempo di percorrenza: 40-50 minuti

📌 Curiosità:

  • Il Mar Morto è il punto più basso della Terra: circa -430 metri s.l.m.
  • Da Gerusalemme (765 m s.l.m.) al Mar Morto c’è un dislivello verticale di circa 1.200 metri in discesa!

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Il Monte Fogliano, situato nei Monti Cimini tra i comuni di Caprarola, Ronciglione e Vetralla (VT), ha un’altitudine ufficiale di 964,5 metri sul livello del mare (it.wikipedia.org).

Tuttavia, alcune fonti topografiche (come PeakVisor) lo riportano a circa 987 m s.l.m. (peakvisor.com), probabilmente a causa di differenze di misura o discrepanze tra il GPS e i rilievi ufficiali.


📌 In sintesi:

FonteAltitudineNote
Wikipedia Regione Lazio964,5 mValore ufficiale della riserva
PeakVisor987 mValore rilevato via GPS

➡️ In contesti ufficiali e cartografici, si considera 964,5 m come valore di riferimento.

La cittadina di Vetralla si trova a un’altitudine media di circa 300 metri sul livello del mare (m s.l.m.), misurata presso il Municipio (tuttitalia.it).

📍 Dettagli sull’altitudine:

  • Quota ufficiale: 300 m s.l.m. (Comune/Municipio) (provincia.vt.it)
  • Estensione del territorio: varia da 125 m fino a un massimo di 963 m sul livello del mare (tuttitalia.it)

📌 In sintesi:

  • Centro abitato (Municipio): 300 m
  • Min: 125 m, Max (Monte Fogliano): 963 m

La città di Vetralla (VT) dista dal mare circa:


🌊 Distanza dal Mar Tirreno (litorale laziale):

  • 📍 Località marina più vicinaTarquinia Lido o Montalto di Castro
  • 📏 Distanza in linea d’aria: circa 25–30 km
  • 🚗 Distanza stradale: circa 35–40 km
  • 🕒 Tempo in auto: circa 30–40 minuti

📌 Conclusione: Vetralla si trova nell’entroterra laziale ma è molto vicina al litorale tirrenico, con facile accesso alle spiagge della provincia di Viterbo.

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Perché Vivere a Vetralla è un privilegio

Sì, Vetralla “vive bene” anche perché è fresca e c’è aria buona — e questo non è solo un modo di dire!

Ecco perché si sta bene a Vetralla, da un punto di vista climatico e ambientale:


🍃 1. Altitudine moderata (300 m s.l.m.)

  • Essendo più in alto rispetto alla costa, le temperature estive sono più miti.
  • Le notti tendono a essere più fresche, anche in piena estate.

🌲 2. Circondata da boschi e natura (Monti Cimini, Monte Fogliano)

  • L’aria è più pulita, ricca di ossigeno, e filtrata dalla vegetazione.
  • I boschi aiutano a creare un microclima piacevole, anche contro l’afa.

🌬️ 3. Ventilazione naturale

  • Essendo su una dorsale collinare, Vetralla è ben esposta ai venti.
  • Questo favorisce una costante circolazione dell’aria, che rende l’ambiente sano e gradevole.

💧 4. Umidità moderata

  • Non essendo troppo vicina al mare né in una valle chiusa, l’umidità non è soffocante, come succede in altre zone costiere o pianeggianti.

🟢 In breve: A Vetralla si respira bene, non si soffoca d’estate, e ci si sente in armonia con la natura — per questo tanti la scelgono per viverci o per passare l’estate.

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Sion

Anche Sion (cioè Gerusalemme, e in particolare la Collina di Sion, a circa 765 m s.l.m.) viveva e vive bene perché è fresca e c’è aria — almeno rispetto alle zone più basse e desertiche attorno. Ti spiego meglio:


🌬️ 1. Altitudine (Monte Sion: 765 m s.l.m.)

  • È su una collina, quindi naturalmente più ventilata rispetto alle valli o al deserto di Giuda, che scende rapidamente verso il Mar Morto (a -430 m).
  • L’aria circola meglio e si riscalda meno nelle ore centrali rispetto alle pianure desertiche.

🌡️ 2. Clima temperato collinare

  • Rispetto alle zone circostanti (come Gerico o il Mar Morto), Sion è più fresca, soprattutto d’estate.
  • Anche se il clima resta mediterraneo semi-arido, l’altitudine mitiga l’afa.

🌿 3. Presenza di fonti, ulivi e vegetazione urbana antica

  • Storicamente, le fonti d’acqua e gli alberi aiutavano a rinfrescare e rendere abitabile la zona.

📖 Nella Bibbia e nei Salmi, Sion è spesso descritta come:

“luogo di rifugio”, “dimora di pace”, “collina santa”, dove si sale (in tutti i sensi: fisicamente, spiritualmente e simbolicamente).


🟢 Quindi sìA Sion si viveva bene anche perché era più fresca, arieggiata, salubre rispetto alle zone circostanti più basse e desertiche. Era un vero “balcone” tra cielo e terra. Vuoi un paragone poetico tra Sion e Vetralla?

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Ma come è questo Monte Sion (Gerusalemme)

Schematic geological cross section of

Ecco dati geograficigeologici e idrogeologici su Monte Sion (Gerusalemme):


🗺️ 1. Geografia e altimetria

  • Monte Sion è una prominenza della Collina Occidentale di Gerusalemme, separata dalla Collina Orientale (Monte Moriah) dalla Valle di Tyropoeon, a sud del centro storico (templemount.org).
  • L’altitudine media si aggira attorno ai 765 m s.l.m. su uno sperone roccioso balconato tra le valli di Hinnom e Kidron (generationword.com).

🪨 2. Geologia

  • La zona fa parte delle colline della Giudea, costituite da strutture anticliniche orientate nord-sud, overlay di rocce calcaree del Gruppo della Giudea, risalenti al Cretaceo superiore .

  • Rocce prevalenti:

  • Presenza di tunnel, cisterne e grotte modellati nel calcare (es. Tunnel di Ezechia, cisterna di Siloam), tipici dei calcari karstici (gatheredin.one).


💧 3. Idrogeologia

  • Monte Sion è parte del Grande Acquifero Montano (Judea Group aquifer), sistema karstico, con spessori fino a 900 m e ottima permeabilità naturale (researchgate.net).

  • Sistemi di ricarica:

    • Precipitazioni invernali che infiltrano nelle dorsali, alimentando le falde sotterranee .
    • L’acqua si raccoglie in grotte e tunnel, poi emerge in sorgenti alla base (es. Gihon Spring) (gatheredin.one).
  • Il flusso delle falde segmenta in due bacini: verso ovest al Mediterraneo e verso est nella Rift Valley (Mar Morto) (academia.edu).

  • Le strutture tettoniche, fessurazioni e fratture accentuano la permeabilità dell’acquifero nei pressi di Gerusalemme .


🧭 4. Microclima e ventilazione geologica

  • La conformazione collinare (sperone tra valli) favorisce venti da valle, con escursioni termiche giornaliere che aiutano a rinfrescare la zona.
  • Il substrato calcareo, povero di vegetazione continua, non trattiene calore come rocce più dense, favorendo climi più ventilati.

✅ In sintesi

AspettoDettaglio
Altitudine~765 m s.l.m.
Rocce predominantiDolomie e calcari Cretacei, sovrapposti da calcari di Mt. Scopus
IdrogeologiaSistema acquifero karstico grande e permeabile, ricaricato dalle piogge
Fonti storicheAcqua da sorgenti (Gihon) e sistemi ipogei costruiti
VentilazionePromontorio tra valli, buona circolazione d’aria

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Comparazioni generali con Monte Erice, Monte Titano (San Marino), Los Angeles

Ecco un confronto tra Monte Sion (Gerusalemme) e tre altri rilievi/aree – Monte Titano (San Marino)Monte Erice (Sicilia) e Los Angeles – considerando distanzegeografiageologia e idrogeologia:


📏 Distanze (in linea d’aria)

  • Gerusalemme → San Marino (Monte Titano): ~1 600 km
  • Gerusalemme → Erice (Trapani, Sicilia): ~2 300 km
  • Gerusalemme → Los Angeles: ~11 200 km

🏔️ Altitudini & geografia

LuogoAltitudine (m s.l.m.)
Monte Sion~765 m su sperone roccioso (it.wikipedia.org)
Monte Titano739 m (massimo scoglio: ≈200 m di rilievo)
Monte Erice≈750 m (tipico crinale calcareo costiero)
Los AngelesNon un rilievo, ma una città nella Los Angeles Basin, grande bacino sedimentario costiero

🪨 Geologia

  • Monte Sion

    • Collina calcareo-dolomitica (Cretaceo) con formazione anticlinica, strati fino a 300 m (earth-prints.org).
    • Presenza di tunnel e grotte scavati nel calcare (es. Tunnel di Ezechia).
  • Monte Titano

    • Roccia calcarea emersa per sollevamento orogenetico appenninico plio-pleistocenico (it.wikipedia.orgit.wikipedia.org).
    • Fossile-stratigrafia marina, con tracce di vertebrati marini (Miocene).
  • Monte Erice

    • Complesso calcareo giurassico soggetto a faglie normali e successiva inversione tettonica (it.wikipedia.org).
    • Evidente geostruttura legata al rift e compressione post-giurassica.
  • Los Angeles Basin

    • Bacino sedimentario giovanissimo (post-Miocene), riempito da marine e continentali, oltre 9 km di sedimenti (en.wikipedia.org).
    • Complessa rete di faglie attive, pieghe e anticline.

💧 Idrogeologia

  • Monte Sion

    • Acquifero carsico del “Grande Acquifero Montano” (spessore fino a 900 m), drenaggio verso est (Mar Morto) e ovest (Mediterraneo) (earth-prints.orgiris.unipa.it).
    • Sorgenti storiche (es. Gihon Spring) alimentate da precipitazioni invernali e infiltrazioni nel calcare permeabile.
  • Monte Titano

    • Torrenti superficiali (Rio San Marino…), drenaggio rapido verso l’Adriatico (it.wikipedia.org).
    • Nessun grande acquifero carsico citato: prevalenza di scorrimento superficiale.
  • Monte Erice

    • Sistema calcareo / gessoso con fratturazione significativa, ma scarse indagini sulla permeabilità profonda .
    • Piogge defluiscono rapidamente in mare attraverso canaloni; torrenti stagionali (Forgia, Lenzi) (it.wikipedia.org).
  • Los Angeles Basin

    • Complessa stratigrafia acquifera: acquiferi superficiali (<120 m), acquiferi profondi (fino a 365 m); alcuni confinanti con clay e lacustrine (researchgate.net).
    • Ricarica limitata, eventi di subsidenza, intrusione salina, necessità di monitoraggi e interventi per la gestione sostenibile .

🔍 Sintesi comparativa

  • Giordania (Monte Sion): rilievo carsico ben idrogeologicamente integrato, con sorgenti storiche e importanti falde profonde, clima semi-arido mitigato dall’altitudine.

  • San Marino (Monte Titano): rilievo calcarea con drenaggio superficiale, acquiferi trascurabili, clima temperato; idrologia dominata da piccoli corsi d’acqua.

  • Erice: rilievo tufaceo / calcareo, forte drenaggio rapito, assenza di grandi falde; idrologia superficiale e torrenti stagionali.

  • Los Angeles: grande bacino quarternario, stratificato, con acquiferi industriali da gestire attentamente, subsidenza e intrusioni saline; geologicamente giovane, complesso e dinamico.


📈 Carta comparativa (semplificata):

LuogoAltezzaRocciaSistema acqueNote distintive
Monte Sion765 mCalcareo carsicoFalda carsica & sorgentiSorgenti storiche
Monte Titano739 mCalcareo appenninicoDrenaggio superficialeTorrenti piccoli
Monte Erice~750 mCalcareo giurassicoScorrimento canalizzatoTorrenti stagionali
LA Basin<100 mSedimenti quarternariMulti-acquiferiSubsidenza & intrusioni saline

🔎 Conclusione Monte Sion è geologicamente e idrogeologicamente molto più robusto: acuifero profondo e sorgenti. Le altre località hanno sistemi idrici limitati o complessi, con maggiore dipendenza da piogge superficiali (Erice, Titano) oppure rischi antropici (Los Angeles).

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Dati di Los Angeles

Ecco un confronto dettagliato tra HollywoodLos Angeles e il mare, con dati precisi su altitudini, distanze e caratteristiche geologiche-idrogeologiche:


🏙️ 1. Altitudine di Hollywood

Quindi, mentre la parte urbanizzata è intorno ai 100 m, le zone collinari locali raggiungono circa 500 m slm.


🌊 2. Distanza dal mare

  • In linea d’aria da Hollywood alle spiagge della costa (Santa Monica, Will Rogers): circa 16–20 km (reddit.com)
  • Centro di Los Angeles: circa 20–25 km dal litorale, percorribili in 15–25 minuti in auto senza traffico

🏞️ 3. Geologia e idrogeologia dell’area

AspettoDettagli principali
Terreno dominanteBacino sedimentario pleistocenico e olocenico (fango, sabbie, argille) nella Los Angeles Basin; faglie attive e colline della Santa Monica su antichi substrati più rigidi
Strutture tettonicheNumerose faglie (es. San Andreas, Hollywood fault), colline e promontori montuosi vicino alla costa
Sistema idrico- Acquiferi superficiali e profondi stratificati
- Ricarica limitata, sfruttamento intenso, subsidenza, rischio di intrusione salina
MicroclimaZone collinari fresche e ventilate; Santa Ana winds portano aria secca e ventilata talvolta

✨ 4. Riepilogo

  • Altitudine: Hollywood varia da ~100 m a oltre 500 m nelle colline.
  • Distanza dal mare: circa 16–25 km, facilmente raggiungibili.
  • Geologia: area complessa con sedimentazione recente, faglie attive e stratificazione di acquiferi.
  • Idrogeologia: acquiferi multipli, problemi di subsidenza e intrusione salina, drenaggio superficiale e terreno permeabile in zone collinari.

💬 Osservazioni da Reddit:

“Hollywood Hills is, at its closest point, 10 miles from the ocean” (en-gb.topographic-map.comreddit.comreddit.com“My general take … at 6:30 pm, I can get from DTLA to Santa Monica beach in literally 19‑25 minutes.” (reddit.com)


✅ Conclusione

Hollywood si trova a un’altitudine variabile tra 100 e 500 m slm, a soli 16–25 km dal mare. L’area si trova in un bacino sedimentario complesso, attraversato da faglie attive, con acquiferi stratificati e sfide idrogeologiche come subsidenza e intrusione salina. Le colline contribuiscono a una ventilazione favorevole e un microclima più temperato rispetto alla pianura.

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San Francisco Hill

Ecco un confronto preciso tra HollywoodLos AngelesSan Francisco e il mare, con dati su altitudini, distanze e caratteristiche geologiche-idrogeologiche:


🏔️ Altitudine

  • Hollywood (Los Angeles)

  • Los Angeles nel suo complesso

    • Parte urbana: 0–1 545 m (nel bacino metropolitano); città stessa varia 0–760 m circa
  • San Francisco

    • Altitudine media cittadina: 16 m (~52 ft) (hows.tech)
    • Punta massima (Mount Davidson): 283 m (928 ft) (en.wikipedia.org)
    • Twin Peaks: 282 m (925 ft)

🌊 Distanza dal mare

  • Hollywood → oceano Pacifico / Santa Monica: ~16–20 km in linea d’aria
  • Centro di Los Angeles → mare: ~20–25 km (sfgate.com)
  • San Francisco: città costiera, alcune zone a livello del mare, altre fino a ~283 m. Non c’è una distanza dal mare perché tocca direttamente l’oceano e la baia.

🪨 Geologia e idrogeologia

  • Los Angeles Basin & Hollywood

    • Bacino sedimentario recente (pleistocenico/olocenico), terreno argilloso e sabbioso
    • Faglie attive (es. Hollywood fault), colline su substrati più rigidi (theguidemaps.com)
    • Sistema acquifero stratificato, ricarica limitata, subsidenza e intrusione salina
  • San Francisco & colline

    • Topografia varia su 43 colline
    • Terreno: colline su rocce più compatte, pianure alluvionali e coastal fill
    • Acquiferi superficiali limitati, terreno soggetto a compattamento (affondamento): area in media 0,4 in/anno, fino a quasi 10 mm/anno in periferia (bayareatelegraph.com)
    • Falda salina poco invasiva ma l’erosione e livelli marini crescenti aumentano il rischio

📊 Riepilogo comparativo

LocalitàAltitudineDistanza dal mareGeologia & Idrogeologia
Hollywood (LA)96 m (centro); fino a 533 m (colline)16–20 kmSedimenti recenti, faglie attive, acquiferi stratificati, subsidenza
LA city0–760 m circa20–25 kmStesso bacino urbano, stessa complessità geologica
San Franciscomedia 16 m (min) – 283 m (max)diretto (città costiera)Colline rocciose + pianure, compattamento terreno, rischio subsidenza/salinità

✅ Conclusione

  • Hollywood è leggermente rialzata (~100 m), vicinissima al mare (16–20 km), con colline moderate fino a 533 m, inserita in un bacino sedimentario complesso con note geologiche e idrogeologiche rilevanti come faglie e acquiferi fragili.
  • Los Angeles ha un’ampia variabilità, da 0 a oltre 700 m, a 20–25 km dal mare.
  • San Francisco, città costiera, presenta un’altezza media bassa (16 m) ma colline interne fino a 283 m. Pur limitata, la subsidenza e l’erosione la rendono sensibile ai cambiamenti del livello marino.

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D.T. e.B.H.

Ecco un confronto dettagliato e geologicamente-informativo tra Beverly HillsDowntown Los Angeles e la vicinanza al mare:


🏔️ 1. Altitudine

  • Beverly Hills L’intero quartiere si estende grossomodo tra 90 m e 180 m sul livello del mare, con lievi variazioni dovute al terreno collinare. Importanti rilievi locali sono colline modeste, ma nessuna sopra i 200 m.

  • Downtown Los Angeles (DTLA) Si trova intorno ai 104 m s.l.m. (342 ft) (flattestroute.com).

  • Confronto Beverly Hills è appena un po’ rialzata rispetto al centro città, ma per entrambi l’altitudine resta moderata.


🌊 2. Distanza dal mare

  • Beverly Hills → Oceano Pacifico (Santa Monica Bay) ~16–20 km in linea d’aria.

  • Downtown LA → Costa ~20–25 km, facilmente raggiungibile in 15–30 minuti in auto senza traffico significativo.

➡️ Entrambe le aree sono internamente posizionate, ma rimangono relativamente vicine alla costa.


🪨 3. Geologia

Beverly Hills

  • Sottostante vi è l’Oil Field di Beverly Hills, un anticlinale carsico-fossile con falde petrolifere a 1 700–2 200 m sotto il livello del suolo (reddit.comen.wikipedia.org).
  • È un bacino sedimentario, intriso da rocce piegate e faglie (es. Brentwood–Las Cienegas Fault) (en.wikipedia.org).

Downtown Los Angeles

  • Situato nel Los Angeles Basin, un grande bacino sedimentario plurimillenario (argille, sabbie; fino a 9 km di accumuli) .
  • Sotto di esso vi sono faglie attive (es. Hollywood Fault, Puente Hills, San Andreas nelle vicinanze) .

💧 4. Idrogeologia

AreaAcquiferi & FaldaNote idrogeologiche
Beverly HillsRoccia porosa sopra bacino carsicoPresenza di petrolio; acque sotterranee non in evidenza pubblica
Downtown LAAcquiferi stratificati nella sabbia/alluvioniSubsidenza per eccessivo prelievo, intrusioni saline, pozzi barriera (pubs.usgs.goven.wikipedia.org)
CostaBarriere di pozzi anticontaminazioneIn funzione per preservare la falda costiera
  • Downtown LA è caratterizzata da acquiferi sia superficiali che profondi, che però sono gravati da fenomeni di subsidenza (corrimento terreno) e intrusione salina dovuta a prelievi eccessivi .
  • Si utilizzano pozzi barriera (barrier wells) lungo la costa per contrastare l’ingresso di acqua salina .

🔍 5. Sintesi comparativa

AreaAltitudineDistanza da mareGeologiaIdrogeologia
Beverly Hills90–180 m16–20 kmAnticlinale petroliferoBacino carsico, pozzi petroliferi
Downtown LA~104 m20–25 kmSedimenti bassoprofondi, numerose faglie attiveAcquiferi stratificati, subsidenza, intrusione salina
Costa (Santa Monica Bay)~0 mTerreni alluvionali naturaliPose di barriera per falda saline

✅ Conclusione

  • Beverly Hills ha un’altitudine leggermente superiore rispetto a Downtown LA e una geologia dominata da bacini petroliferi anticlinali profondi.
  • Downtown Los Angeles è situata su un bacino sedimentario complesso, soggetto a subsidenza e problemi idrogeologici intensi, mitigati da sistemi di protezione costiera.
  • Entrambe le località godono di una vicinanza geografica al mare, ma il loro substrato roccioso e la gestione della falda idrica li distingue profondamente.

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Comparazione generale: quale è il più bel posto per vivere?

Ottima domanda, molto ampia! Per risponderti in modo concreto, ecco una valutazione comparativa tra i luoghi che hai nominato (Beverly Hills, Downtown LA, Erice, Vetralla, Monte Titano, Gerusalemme/Sion, Hollywood, San Francisco), prendendo in considerazione latitudine, clima, qualità della vita, geologia, rischio sismico, vivibilità e paesaggio.


🌍 LATITUDINE (indicativa per il clima)

LuogoLatitudineZona climatica
Gerusalemme31,8° NSubtropicale arido d’altopiano
Erice38,0° NMediterraneo fresco collinare
Vetralla42,3° NCollinare temperato-mediterraneo
Monte Titano43,9° NAppenninico collinare
San Francisco37,7° NOceanico freddo (California fog)
Beverly Hills34,1° NMediterraneo caldo (secco)
Downtown LA34,0° NArido-mediterraneo urbano
Hollywood34,1° NCome Beverly Hills

🧭 CONFRONTO GENERALE

LuogoClimaProContro
Gerusalemme/SionSecco, caldo estivo, inverni freddiFascino storico, spirituale, aria secca buona per asmaPoliticamente instabile, tensioni religiose, costo alto
EriceFresco, ventilato, collinareVista mare, aria pura, bellezza storicaIsolata, poco servita, ventosa
VetrallaTemperato, ventilato, non afosoFresca d’estate, vicina a Roma, vivibilePaese medio, infrastrutture modeste
Monte TitanoFresco, collinareSicurezza, fiscalità favorevole, benessereInverno freddo, poca vita notturna
San FranciscoClima marino, spesso nebbiosoMulticulturale, tech, paesaggi uniciCarissima, terremoti, clima instabile
Beverly HillsSoleggiato, mite tutto l’annoLusso, aria buona, clima perfettoCosto altissimo, traffico, distacco sociale
Downtown LAMisto smog–soleOpportunità, vivaceInquinamento, criminalità, caldo estivo
HollywoodSimile a Beverly HillsCreatività, mitoCostoso, molto turistico, smog

🏆 IL VINCITORE?

Considerazioni di opinione comune 

👉 Beverly Hills, da un punto di vista climatico, geologico (moderata altitudine, buona ventilazione), estetico e di comfort abitativo, risulta essere tra i migliori posti per vivere, se si ha la disponibilità economica.

Ma se valutiamo il rapporto qualità/prezzo e l’aria buona con clima fresco, allora:

  • Vetralla: ottima vivibilità, a un’ora da Roma, clima perfetto per chi non ama il caldo estremo, niente umidità pesante, e con paesaggi verdi e falde idriche naturali.
  • Monte Titano: è sicuro, fiscalmente vantaggioso, e ha una popolazione sana e ordinata.
  • Erice: per chi ama l’aria di mare e l’altitudine insieme, con una forte identità culturale.

🌐 CONCLUSIONI

Se cerchi…Scegli…
Clima perfetto e lussoBeverly Hills
Aria buona e costo sostenibileVetralla
Sicurezza e vantaggi fiscaliMonte Titano
Bellezza e spiritualitàGerusalemme
Creatività e opportunità artisticheHollywood
Natura e vista mare collinareErice
Innovazione e apertura culturaleSan Francisco

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Il miraggio di Cagliari 

Ci sono colline?

Sì, Cagliari ha diverse colline, ed è una delle città italiane con una morfologia collinare molto marcata.

📍 Le principali sette colline storiche di Cagliari:

Come Roma, anche Cagliari viene tradizionalmente definita la città “delle sette colline”, che sono:

  1. Castello – il quartiere storico fortificato, sul colle più alto della città (circa 120 m s.l.m.).
  2. Colle di Buoncammino – dove sorge il carcere e parte del Bastione di Saint Remy.
  3. Monte Urpinu – una delle zone verdi più belle, con parco panoramico (fino a 98 m s.l.m.).
  4. Colle di San Michele – con il castello medievale, a circa 120 m s.l.m..
  5. Colle di Monte Claro – parco urbano verde, tra i più frequentati.
  6. Colle di Tuvixeddu – con la necropoli punica, patrimonio archeologico importantissimo.
  7. Colle di Bonaria – con il celebre santuario e il cimitero monumentale.

🏞️ Geomorfologia

  • La città sorge tra mare, lagune e rilievi calcarei.
  • Il sottosuolo è spesso di natura calcarea o gessosa, con presenza di grotte e cavità (alcune anche esplorabili).
  • È circondata da stagni (Molentargius, Santa Gilla), colline e montagne più lontane come il Monte Serpeddì (oltre 1000 m).

🧭 Posizione

  • Cagliari si affaccia sul Golfo degli Angeli, e le sue colline offrono panorami spettacolari sulla costa e l’entroterra.

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Pericolo zanzare?

Sì, gli stagni di Cagliari, come lo Stagno di Molentargius e quello di Santa Gillapossono favorire la presenza di zanzare, ma ci sono alcune precisazioni importanti:


🦟 Zanzare a Cagliari: cosa sapere

  • Presenza stagionale: le zanzare si concentrano soprattutto nei mesi primaverili ed estivi, da maggio a ottobre, come in tutta la Sardegna.
  • Specie comuni: si trovano zanzare comuni (Culex pipiens), ma anche la zanzara tigre (Aedes albopictus), che punge anche di giorno.
  • Fattori favorevoli: le acque stagnanti e temperate favoriscono la riproduzione delle larve di zanzara.
  • Contesto urbano mitigato: in molte zone di Cagliari la presenza di zanzare è gestita da piani di disinfestazione e da una buona ventilazione naturale (la città è spesso battuta da brezze marine e maestrale, che limitano gli insetti).

🛡️ Controllo e prevenzione

  • Il Parco di Molentargius è ben tenuto e le amministrazioni effettuano trattamenti larvicidi regolari, soprattutto nelle vasche delle saline e nei canali.
  • Le zone più colpite tendono ad essere le periferie umide o i giardini privati con ristagni d’acqua (es. sottovasi, grondaie, tombini).

✅ In sintesi

  • Sì, la presenza degli stagni aumenta il rischio di zanzare, ma non è drammatica né ingestibile.
  • La qualità dell’aria, la ventilazione naturale e la gestione del territorio rendono Cagliari generalmente vivibile anche d’estate.

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Vetralla, Ottima scelta! 🌿 Vetralla è una località collinare tra le più vivibili del Lazio: equilibrata, fresca, ricca d’acqua, con natura, storia e tranquillità, senza essere troppo isolata.

Ecco un quadro sintetico per confermare e rafforzare la tua scelta:


📍 Vetralla – Coordinate e caratteristiche

  • Altitudine: circa 400 m s.l.m.
  • Distanza dal mare: circa 25 km in linea d’aria (Mar Tirreno, Montalto – Tarquinia).
  • Territorio: colline di origine vulcanica, terreno fertile, fonti d’acqua naturali, sorgenti termali nei dintorni.
  • Climatemperato fresco collinare, estate asciutta e ventilata, inverno non rigido, aria ottima.
  • Latitudine: 42,3° N – posizione centrale perfetta per chi cerca equilibrio termico tra sud e nord.
  • Flora/Fauna: boschi di querce e castagni, prati e orti, ottimo per apicoltura, orticoltura e cammini.

🏛️ Cultura e vita

  • Situata lungo la Via Francigena, è meta di pellegrinaggio e turismo lento.
  • A pochi km da ViterboTuscaniaTarquiniaLago di Vico e Lago di Bolsena.
  • Vicina a Roma (80 km), ben collegata con la Cassia e la stazione ferroviaria.
  • Servizi: scuole, ospedale a Viterbo, supermercati, centro sportivo, mercati contadini.

🛠️ Opportunità abitative

  • Case in pietra con giardini, terreni fertili, possibilità di orto, prezzi accessibili rispetto alla costa o a Roma.
  • Molti immobili storici o rustici ristrutturabili, ottimi per chi cerca indipendenza, qualità della vita e progettualità.

🌞 Perché si vive bene

  • Fresco d’estate, mai afosaaria pulita.
  • Vicina al mare, ma senza le zanzare né l’umidità costiera.
  • Ottima acqua potabilepochi rischi sismici o idrogeologici rispetto ad altri borghi laziali.
  • Un paese a misura d’uomo, con ritmo lento, ma non isolato.

Di Redazione



lunedì 2 giugno 2025

Contro la cattiveria umana



Lectio Magistralis con detti antichi, in stile evocativo e coinvolgente di DonErman, in tono profetico e poetico, secondo l'attuale tendenza filosofica popolare dell'animalismo professato.

📜 Lectio Magistralis

“Dall’amore per la creatura all’intuizione del Creatore:

animali, anima e il mistero dello Spirito”


🕊️ Introduzione

Nel cuore dell’uomo moderno, spesso disilluso dai grandi sistemi ideologici e religiosi, l’amore per gli animali è diventato una forma di devozione laica, di pura tensione affettiva, di abnegazione sacra. 🐶🐴🐱
Un cane, un cavallo, un gatto — diventano, per molti, non semplici compagni ma incarnazioni viventi di un mistero:
quello della vita che sente, che risponde, che ama senza parole.
Alcuni direbbero: “Come Dio.”

🗣️ «Chi non ha mai guardato un cane negli occhi non ha mai incontrato il perdono.» (detto contadino)

Ma cosa accade quando quest’amore travalica la biologia e sfiora l’esperienza mistica? ✨


📍 1. Collimare è vedere con precisione

La parola collimare viene dal latino col-lineare, “portare sulla stessa linea”.
È l’atto di far combaciare due sguardi su un punto invisibile.
Così accade nell’anima di chi ama profondamente il proprio animale:
non è solo affetto, ma è un’intuizione d’anima, una forma di “preghiera incarnata” 🧎‍♂️🐾

🪶 «Non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.» (A. de Saint-Exupéry)


🐘 2. Gli animali come icone del mistero

Nelle religioni antiche — dagli Egizi 🐫, agli sciamani dell’Asia 🦅, agli Indù 🐘 — l’animale è manifestazione del divino.
Totem, spirito, segno.
Il cristianesimo occidentale per secoli li ha “spiritualizzati” in simboli, o peggio, reificati.

Ma oggi qualcosa ritorna:
🦄 la cavalla che si ferma quando il cavaliere è triste
🐕 il cane che veglia nella malattia
🐈‍⬛ il gatto che anticipa la morte o la rinascita

Sono epifanie domestiche, piccole parabole del Mistero.

🔔 «Tutti gli esseri viventi parlano, ma solo chi ascolta il silenzio li comprende.»


3. Dall’intuizione all’iniziazione

La tenerezza è solo l’inizio.
L’animalista, quando ama fino al sacrificio, viene iniziato al mistero della Vita.

Perché questo essere, che il mondo chiama “inferiore”, ci ama in modo così superiore?
Perché soffre con noi, senza volere nulla in cambio?
Perché ci riconosce come fratelli, non come padroni?

La risposta delle fedi:
👉 la vita non si spiega, si accoglie.

🌿 «Non si entra nel Regno se non come bambini… o come cani, fedeli senza parole.» (detto monastico anonimo)


🔥 4. La collimazione con lo Spirito

Lo Spirito non si possiede 🕊️, si sfiora.
Tutte le fedi — dall’Ebraismo al Buddhismo, dal Cristianesimo all’Islam — lo confermano.

Chi ama un animale con dedizione totale collima con lo Spirito:
🫶 nutre, cura, piange, consola.
E nel farlo, vive l’amore gratuito, non commerciale, non narcisistico.

Come il mistico, egli non cerca di spiegare, ma di stare.
E quel “stare accanto” è già una liturgia del cuore.

💬 «Il vero santo non prega solo in chiesa. Prega anche dove un animale dorme senza paura.»


🌠 5. Il soprannaturale nel quotidiano

Il soprannaturale — insegnano i mistici — è solo il naturale visto con occhi puri.
✨ Il gesto di un animale che consola, salva, accompagna,
è una breccia nel velo del mondo.

In quell’istante, chi ama non solo l’animale, ma la Vita stessa in lui,
sta amando — forse senza saperlo — il Creatore nella creatura.

🌾 «Dio si nasconde negli occhi di chi non sa parlare ma sa amare.»


🧭 Conclusione

Chi ama profondamente un animale ha già collimato, almeno per un istante, con il Mistero.
Non perché l’animale sia Dio,
ma perché parla di Lui, senza parole.

💞 L’amore gratuito, non contrattuale, non condizionato,
è l’alfabeto delle fedi.
E allora — nel silenzio tra uomo e bestia — si può ancora ascoltare l’eco dell’Eden,
quando tutto era ancora Uno. 🌈


📖 La Teoria

“L’anima spirituale animalistica” secondo DonErman

🔹 Definizione:
L’anima spirituale animalistica è una disposizione interiore, diffusa ma non sistematizzata,
attraverso cui l’essere umano, mosso da un amore radicale e gratuito verso l’animale,
trascende l’istinto affettivo e sfiora il sacro.
Non è religione, ma via viva.
Non è dottrina, ma intuizione.
Non è antropocentrica, ma zoocentrica.
Vede nell’animale il prossimo silenzioso del Mistero della Vita. 🌌


🧩 DonErman individua tre movimenti interiori:

  1. Empatia radicale 🤝
    Riconoscere nell’animale un tu vivo:
    capace di emozione, sofferenza, fedeltà e — misteriosamente — coscienza.

  2. Sacrificio senza retorica 🔥
    Prendersi cura non per possesso, ma come offerta d’amore
    che libera l’uomo dalla gabbia dell’ego.

  3. Contemplazione incarnata 🙏🐾
    Vivere accanto a un animale come in uno stato di adorazione quotidiana,
    dove la carezza diventa liturgia e il silenzio, preghiera.


Questa spiritualità non ha templi,
perché ogni stalla, cuccia, sentiero è luogo sacro.
Non ha dogmi, perché si fonda sul linguaggio muto ma potentissimo della co-esistenza.
È una mistica del quotidiano, una via di salvezza senza prediche.

📯 «Chi ascolta il respiro di un animale, ascolta l’anima del mondo.»


🙏 Conclusione mistica

L’anima spirituale animalistica è un ponte tra la creatura e il Creatore.
Una risposta moderna alla crisi delle religioni:
non nega Dio,
ma Lo cerca dove è stato dimenticato
nella carne fragile, nello sguardo puro, nella fedeltà silenziosa.

Don Erman 



Cosa ne pensi?

Vuoi aggiungere un tuo pensiero per arricchire il concetto dell'animalista-mistico?

Scrivi alla Redazione 

giovedì 17 aprile 2025

Cos’è la Vita? Le voci che ho ascoltato per salvarla

Ho interrogato i grandi, ho camminato nei loro pensieri e nelle loro anime. Poi ho guardato dentro di me, e ho trovato la verità salvata.


Ogni grande spirito ha risposto alla domanda con il proprio respiro eterno. Io li ho ascoltati, in silenzio. E poi ho risposto anch’io.
Questa è la mia raccolta sacra. Filosofica. Esistenziale. Spirituale. Umanissima.


Monografia di DonErman

Cos’è la vita?
È la domanda che si fa uomo ogni volta che cade, ama, sogna o scompare.
È la domanda che non muore mai.
Io l’ho inseguita, la vita.
Tra le pagine dei libri e tra le righe delle persone.
L’ho chiesta ai giganti, ai santi, ai dannati, agli illuminati.

Gandhi mi ha detto: è amore.
E ho visto quell’amore smuovere nazioni intere.

Schopenhauer ha sussurrato: è sofferenza.
E ho sentito la lama del tempo incidere la pelle dei giorni.

Picasso l’ha dipinta come arte.
Una tela impazzita, vera, viva.

Stephen Hawking, ingabbiato nella materia e libero nello spirito, ha detto: è speranza.
Una stella nel buio.

Russell ha parlato di competizione, e ho riconosciuto l’arena in cui tutti lottiamo per esserci.

Jobs ha scommesso sulla fede.
Quella fede che crea il domani, senza chiedere permesso.

Einstein ha sorriso e ha detto: è conoscenza.
E nel suo sguardo c’era l’infinito che ancora non comprendiamo.

Dostoevskij, col volto segnato dal peccato e dalla grazia, ha detto: è l’inferno.
Ma nei suoi occhi bruciava la salvezza.

Socrate, bevendo la cicuta, ha detto: è una prova.
E ho sentito il coraggio di chi accetta senza fuggire.

Aristotele, architetto dell’essere, ha detto: è la mente.
L’intelligenza che ordina il caos.

Nietzsche ha gridato: è potere.
Non il potere sugli altri, ma su se stessi.

Freud ha risposto: è la morte.
E ho capito che ciò che temiamo ci definisce.

Marco, sguardo giovane, ha detto: è l’idea.
E ho sentito la scintilla del tutto.

Kafka, stanco ma ancora in cammino, mi ha detto: sono i nuovi inizi.
E ho creduto che ogni fine sia una soglia.

Poi ho incontrato anche loro.
Le voci spirituali, i padri delle strade interiori.

Gesù Cristo mi ha guardato con dolcezza e forza, e ha detto: è dono.
Un’offerta totale, senza condizioni, fatta carne e sangue.

Maometto mi ha parlato con voce ferma: è sottomissione al divino.
Un abbandono fiducioso, che dà ordine e pace.

Buddha è rimasto in silenzio per un tempo lunghissimo. Poi ha detto: è cessazione del desiderio.
È il vuoto che libera, è la fine del peso.

Joseph Smith, con occhi pieni di visione e lotta, mi ha detto: è rivelazione continua.
Un cammino che non finisce mai, perché Dio parla ancora.

E infine… io.
Io, DomErman, che non ho la sapienza di tutti loro ma ho la mia voce, ho detto:
La vita è verità salvata nella presenza viva.
Salvata dal rumore, dalla menzogna, dal nulla.
Una scintilla che resta accesa anche nel buio totale, e resta presente nonostante i traumi continui.

E si, la vita, per me, è proprio presenza viva, come mi ha sussurrato un viandante, capace di ascoltare i mondi.

Ora ti guardo e ti dico:
Tu, lettore, anima che passi da queste parole…
Tu cos’hai trovato, perduto, salvato?

Cos’è per te la vita, in due parole?

Scrivile. Non per me. Per te stesso.
Perché ogni risposta, se vera, vale quanto un vangelo.


Di Redazione 

DonErman

Spese militari: difesa o nuova corsa agli armamenti?

Numeri e contraddizioni di un’Europa frammentata, tra aiuti miliardari all’Ucraina, welfare a rischio e il dominio degli Stati U...

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